Una lunga indagine che ha portato questa mattina i carabinieri a dare il via a un’operazione (denominata “Onda”) e all’arresto, su ordinanza del Gip del tribunale di Velletri, di dieci persone ritenute responsabili, in concorso fra di loro, di acquisto, detenzione e spaccio di cocaina. Si tratta di soggetti italiani, residenti tra Ardea, Torvaianica, Anzio e Nettuno, di età compresa tra i 30 e i 40 anni. Sei di loro sono stati portati direttamente in carcere, dove attenderanno l’interrogatorio di garanzia, mentre gli altri quattro sono stati messi agli arresti domiciliari.
MOVIMENTI SOSPETTI SUL LUNGOMARE – L’indagine, portata avanti dai carabinieri della Tenenza di Ardea, e coordinata dalla Compagnia di Anzio, ha preso il via all’inizio del 2017 a seguito del monitoraggio di movimenti sospetti sul lungomare ardeatino, da cui è risultato che alcuni soggetti con precedenti specifici avevano venduto dosi di cocaina. Controllando a vista gli indagati, i carabinieri hanno scoperto l’esistenza di una proficua e redditizia attività di spaccio nella zona.
11 PUNTI DI SPACCIO SU 21 KM DI COSTA – I militari hanno ricostruito che a capo delle attività c’era uno degli odierni arrestati “il quale – si legge in una nota del Comando provinciale dei carabinieri – oltre ad approvvigionare i suoi collaboratori di stupefacente del tipo cocaina, aveva messo in atto un vero e proprio sistema basato sulla costante presenza di uno spacciatore pronto a portare la droga in uno degli 11 luoghi di spaccio del litorale tra Lavinio e Torvaianica, con un vero e proprio cambio turno. Per la ricezione dell’ordine veniva utilizzato sempre lo stesso telefono, passato in consegna da uno spacciatore all’altro. Proprio la dinamicità degli spacciatori e il numero elevato di luoghi di incontro per la cessione dello stupefacente ha reso particolarmente difficili gli accertamenti da parte degli investigatori”.
GUADAGNI STELLARI – Il modus operandi era sempre lo stesso: il richiedente contattava lo spacciatore di turno e, usando termini in gergo – Promo, Jeep/Jeeppetta, Pandino – ordinava la dose per poi concordare il luogo di incontro. Una volta giunti sul posto avveniva lo scambio. Quindi piccoli trasporti, poco rischiosi e rapidi. “A tali conclusioni investigative si perveniva mediante l’ausilio di attività tecnica ma anche in virtù di meticolosa, paziente e scrupolosa attività investigativa tradizionale di riscontro con servizi di osservazione e controllo, che permettevano ai militari di documentare uno smercio continuo di stupefacente; si arrivava ad accertare decine di cessioni al giorno che, seppur fatte in piccole quantità, risultavano particolarmente proficue al gruppo in oggetto portando introiti quantificati in circa 45mila euro mensili“.
L’operazione dei Carabinieri si è svolta nelle prime ore del mattino ed è stata attuata con l’impiego di circa 50 carabinieri della Compagnia di Anzio e del Gruppo di Frascati e con l’ausilio di militari del Nucleo Cinofili di Roma S. Maria di Galeria (RM), presenti con cani addestrati alla ricerca di droga.