«Il dibattito sulla violenza di genere serve ancora, serve tantissimo – dichiara l’Assessore alle Politiche Sociali Alessia De Carli -. Lo dimostrano i dati emersi dall’attività dei centri anti violenza che svolgono il loro servizio sul territorio italiano. Dagli ultimi dati diffusi sappiamo che la violenza più frequente è quella psicologica, subita dalla maggioranza delle donne (73,6%), seguita da quella fisica (62,1% dei casi). Fino a pochi anni fa le donne avevano molta meno consapevolezza sul fatto di poter essere vittime di violenza psicologica o economica, oltre che fisica. C’è ancora molto lavoro da fare, a cominciare dalla Comunicazione: sulla panchina rossa abbiamo deciso di applicare una targa per promuovere il numero antiviolenza 1522. Un gesto semplice per offrire la possibilità a tante donne di fare una telefonata che può salvare la loro vita. Il 1522 è il numero di un servizio pubblico che mette in contatto con il centro antiviolenza più vicino alla propria residenza.. ».
«La violenza di genere si combatte non solo con le leggi e le campagne di sensibilizzazione, ma cambiando i comportamenti delle persone e aiutando le donne ad abbattere le barriere socio-culturali che sono all’origine della violenza, identificando i cambiamenti che vorrebbero vedere nelle loro case, scuole e comunità – dichiara la Consigliera delegata alla Scuola Paola Gizzi -. Insomma, è indispensabile educare al rispetto della persona e dei diritti delle donne e contrastare gli stereotipi di genere, che sono alla base di una visione errata del ruolo di donne e uomini nella società. Per questo come Amministrazione ci stiamo impegnando attraverso iniziative e convegni per diffondere una maggiore sensibilità nelle relazioni tra i generi a tutti i livelli».