Non bastavano le tariffe dell’acqua gonfiate e tutto il resto. Adesso anche le bollette duplicate con onere di sbrogliare la matassa a carico dell’incolpevole destinatario. A doverci mettere una pezza non è chi ha sbagliato, cioè il gestore idrico, ma gli utenti chiamati a pagare due volte lo stesso periodo di fornitura. E a comunicarlo non è nemmeno chi l’errore lo ha commesso. Benvenuti al nuovo esilarante episodio della saga Acqualatina.
“Il Presidente della Lega Consumatori della provincia di Latina, Prof. Antonio Villano, avvisa tutti gli utenti dell’Ato 4 che in questi giorni, per un errore nella fatturazione di acqua latina (scrive proprio così, ndr), sono in arrivo doppie fatturazioni per lo stesso periodo luglio – ottobre con scadenza novembre”. Così avverte VIllano, che è anche presidente dell’OTUC, l’Organismo Tutela Utenti e Consumatori dell’ATO 4. Quel soggetto, cioè, diretto interlocutore di Acqualatina, deputato a difendere chi è “servito” dal gestore idrico. Ebbene, lo stesso numero uno dell’OTUC “invita gli utenti a controllare le fatture prima di effettuare i pagamenti, per gli utenti che involontariamente hanno già effettuato il pagamento due volte per la stessa fattura devono presentare una segnalazione ad acqua latina per ricevere il rimborso”. Non ci risultano notizie né indicazione da parte di Acqualatina. Un nuovo capolavoro: i presunti tutori dei consumatori invece che esigere riparazione da parte del gestore, parte forte e soprattutto parte che ha commesso l’errore, invitano le “vittime” dello sbaglio a fornire la soluzione. Logica vorrebbe che chi ha emesso e inviato le bollette, in automatico ponesse rimedio. Se ad esempio uno ti ha pagato due volte la stessa cosa, gli scali il doppio pagamento dalla successiva bolletta. Troppo difficile?