Non è noto se l’indagine riguardi la Ta.Ca.Ro., Società Consortile che l’ha costruita e riconducibile all’imprenditore Erasmo Cinque, proprietario anche della famosa società Socostramo. Sarà che parliamo di acqua, ma ironia della sorte l’imprenditore Erasmo Cinque a settembre 2017 è stato condannato a 4 anni di reclusione e ad un sequestro giudiziario che sfiora i 10 milioni di euro nell’ambito del processo per lo scandalo Mose, la grossa struttura che avrebbe dovuto proteggere la città di Venezia dall’acqua alta.
Non è noto nemmeno se l’indagine giudiziaria coinvolga in qualche modo anche il progettista dell’ambiziosa opera pubblica, l’ingegner Claudio Serrini, e/o il Direttore Lavori, l’ingegner Bruno Guidobaldi.
Nei giorni scorsi il Caffè ha contattato Astral (l’Azienda Strade Lazio) più volte, la società pubblica che è chiamata a svolgere la manutenzione dell’importante arteria stradale, ma senza ricevere risposte.
La ‘tangenziale dei Castelli’ parte da Castel Gandolfo (via Appia nuova, all’altezza del km 24) passa per Albano (quartiere Musicisti-Miramare) e si conclude ad Ariccia (rotatoria del Crocifisso).
E’ costata 220 milioni di euro pubblici. Un prezzo al km che supera il tunnel stradale più ambizioso mai costruito dall’uomo, il sottopasso marino che attraversa la Manica, tra Francia e Inghilterra, 50 metri al di sotto del mare, che unisce la Francia all’Inghilterra, ultimato in soli 8 anni.
Già in passato ha avuto problemi seri di allagamento.
Resterà invece nei cassetti quella parte del progetto che prevedeva che questa arteria arrivasse a lambire il cratere di Vallericcia e, da lì, raggiungere in soli 9 km i Comuni di Genzano e Velletri. L’ambiziosa opera pubblica è destinata a concludersi all’altezza del secondo tratto stradale, inaugurato a settembre 2016, che si esaurisce all’altezza della rotatoria del Crocifisso di Ariccia, nei pressi dell’Istituto professionale dei Padri Somaschi. Lo ha rivelato a Il Caffè l’ex assessore regionale alla viabilità, Fabio Refrigeri, a febbraio 2017.