Durante l’incontro, la dottoressa Gloria Galante ha presentato il Sistema integrato di Servizi culturali Biblioteca-Museo, denominato “Sisipo” e istituito all’inizio del 2018 con il compito di implementare l’attività scientifica ed editoriale degli enti culturali. Proprio grazie a Sisipo è stato possibile organizzare la nuova edizione del Premio Città di Pomezia, i cui diritti sono stati ceduti al Comune dal poeta Domenico Defelice, che ha curato l’iniziativa per ben 27 anni.
I vincitori, che verranno premiati con la pubblicazione gratuita delle loro opere nel primo numero della collana edita dal Centro Studi “Sisyphus” sono: Claudio Carbone per la raccolta di poesie “L’albero custode”; Davide Rocco Colacrai per la poesia singola “L’ablazione di un sogno”; Eugenio Masci per la poesia in vernacolo “Er Miracolo”. Nella sezione “racconto” il primo posto è stato attribuito a “La storia dei telefoni cellulari” di Bernadette Capone, mentre i racconti intitolati “Giù per le scale” di Riccardo Passalacqua e “Esercizi di sensualità” di Emiliano Valerio Siciliani sono stati meritevoli rispettivamente del secondo e del terzo posto. Per la sezione dedicata al saggio breve, il primo classificato è stato Giuseppe Episcopo con il saggio critico “Ma la carta sogna i media elettrici? Per una lettura di “Prima Divisione nella notte” di Carlo Emilio Gadda.
Targhe alla carriera sono state consegnate a Fabio De Agostini, regista, scrittore e sceneggiatore, e a Corrado Calabrò, poeta e autore di raccolte molto apprezzate, entrambi noti per il valore artistico della loro opera.