«Purtroppo tutti i nodi vengono al pettine». Così, in maniera molto laconica, esprimono tutto il loro dissenso le tre associazioni autonome, che nei mesi scorsi, esattamente dall’inizio dell’anno, in ogni sede istituzionale, compresa la Prefettura di Latina, oltre che davanti alle tv locali e regionali, avevano denunciato il pericolo esondazioni sul territorio della provincia di Latina a causa delle varie negligenze da parte di chi di dovere che non ha ottemperato a pulizia e controllo dei canali di bonifica. «Quello che è successo nei giorni scorsi, sia a Pontinia,che a Terracina, e a Sabaudia ed anche altri comuni della nostra provincia – continuano le associazioni . è soltanto l’antipasto di quello che potrebbe ancora accadere, se non si prenderanno le dovute precauzioni». Il presidente dell’Aspal Stefano Giammatteo rivendica insieme ai suoi collaboratori di AGROCEPI E CUSU, l’importanza di essere riusciti almeno a far aprire un tavolo in Prefettura nei mesi scorsi, grazie anche alla disponibilità del prefetto di Latina, su questa problematica specifica. «Ci hanno chiamato tantissimi agricoltori che sono letteralmente in ginocchio, milioni di euro di danni, colture azzerate, e non solo – concludono le tre associazioni sopra menzionate -. Al momento non siamo ancora in grado di quantificare l’ammontare dei danni subiti, ma lo faremo al piu’ presto nei dettagli chiedendo lo stato di calamità naturale “.
27/11/2018