Questa mattina dalle 8.30 alle 12 in piazza Buttaroni a Genzano, c’è stato un primo sopralluogo e l’ accesso alla palazzina e alle altre case danneggiate dallo scoppio dove morì Alessandro Abbatini il 13 ottobre scorso. Presenti al sopralluogo anche le persone e le famiglie evacuate, circa un’ottantina di persone, che volevano entrare a prendere le loro cose personali dopo due mesi che sono fuori casa. Questo però non è stato possibile perché il magistrato non aveva autorizzato ancora i vigili del fuoco ad entrare con le persone ma l’autorizzazione era solo per il sopralluogo dei tecnici e ingegneri nominati dall’amministratore del condominio e quelli comunali. In realtà è stato solo un primo accesso dei tecnici comunali e del condominio per accertare le condizioni strutturali di alcune abitazioni di via Nazario Sauro e via Ettore Ronconi, le stradine attigue alla piazza e alla palazzina dello scoppio. Così la polizia di Genzano, presente con alcuni agenti, e con la dirigente Manuela Rubinacci e il suo vice David Moretti, hanno dovuto sedare più volte gli animi dei numerosi presenti che desideravano entrare per prendere le loro cose personali, riportando la situazione alla normalità, fino ad operazioni concluse. Comunque dai primi accessi fatti dai tecnici nominati dal condominio e da quelli comunali sembrerebbe che la maggioranza delle abitazioni non vicine a quella dello scoppio, non siano danneggiate gravemente, e nei prossimi giorni l’amministratore del condominio Walter Gabriele e l’avvocato dei condomini Valentina Pavan, inoltreranno la relazione dei tecnici e chiederanno il dissequestro al magistrato per le case non lesionate gravemente. Rimangono chiaramente da fare e da ultimare i lavori alla palazzina centrale di piazza Buttaroni, nei piani dove c’è stato lo scoppio della casa, che avranno un iter più lungo. Sul posto è stata presente anche la polizia locale e i responsabili dell’ufficio tecnico comunale.
28/11/2018