Appaltone ambulanze, l’inchiesta de Il Caffè sta smuovendo le acque e torna alla carica il sindacato SNALV, che cita il nostro approfondimento insieme ad un’inchiesta del settimanale L’Espresso. L’organizzazione a tutela dei lavoratori continua a denunciare la vicenda delle presunte gravi irregolarità da parte di alcuni privati, a cominciare dalla Banca delle Ore, il sistema per cui i lavoratori si ritroverebbero la busta paga ridotta e per restituire ai datori di lavoro i soldi delle ore non lavorate. Di seguito il comunicato stampa dello SNALV che stigmatizza il silenzio delle istituzioni coinvolte.
“CHI DEVE AVER PAURA I DIPENDENTI O IL DATORE DI LAVORO?
LE ISTITUZIONI, L’APPARATO BUROCRATICO, I DIRIGENTI PUBBLICI, GLI ENTI PREPOSTI AL CONTROLLO DELLE AZIENDE, O IL SINDACATO CHE DENUNCIA?
NOI ANDIAMO AVANTI PER LA NOSTRA STRADA.
“È trascorso piuÌ€ di un mese da quando la nostra organizzazione sindacale ha depositato presso Regione Lazio – Ares 118- Ispettorato del Lavoro una serie di segnalazioni relative alla, a dirla con parole semplici, delicata situazione dei dipendenti delle aziende che hanno in appalto il servizio delle ambulanze del 118 e trasporto infermi, segnalazioni che culminarono con un importante articolo uscito sul giornale Il CaffeÌ€, stimolando anche la risposta della Croce Bianca e Croce Amica. Silenti le organizzazioni sindacali firmatarie di accordi capestro a danno dei lavoratori.
Ma la cosa piuÌ€ imbarazzante eÌ€ il silenzio di TUTTE le Istituzioni. Non vogliamo pensare ai politici, che soprattutto nella Regione Lazio sono in tutt’altre faccende affaccendati, ma pensiamo ai dirigenti ASL e Ares 118 (l’azienda pubblica regionale del servizio ambulanze, ndr) che, pur avendo avuto segnalazioni circostanziate, non hanno inteso neanche rispondere con il famoso “vi faremo sapere” .
“Allora la domanda sorge spontanea… PercheÌ un Dirigente Pubblico arriva a tale indifferenza davanti ad una denuncia di possibili violazioni nell’appalto di servizio e non intende riscontrare in alcun modo alla posizione circostanziata almeno 30 lavoratori?
“Chi ha paura di indagare sulle aziende Croce Bianca e Heart Life Croce Amica? Se ripercorriamo quanto riportato dal periodico “L’Espresso” nel 2014 che titolava: “SanitaÌ€, il soccorso diventa business. L’obiettivo non eÌ€ salvare, ma incassare’ In Italia si spendono ogni anno un miliardo e mezzo di euro per gli interventi di soccorso. Una pioggia di soldi che fa gola”. E proseguiva con un articolo legato ai rapporti tra politica ed appalti, eÌ€ chiaro che parliamo di interessi molto importanti. Ma gli interessi e i diritti dei lavoratori non sono meno importanti del profitto dell’imprenditore, soprattutto se questo profitto si ottiene grazie ai soldi pubblici.
“Anche i nostri iscritti non hanno paura e ora sono pronti a presentare il conto alle societaÌ€ appaltatrici del sevizio 118 con la richiesta di quanto dovuto, finanche davanti al Giudice del Lavoro. I Lavoratori che con onore e dignitaÌ€ ogni giorno fanno il loro dovere andranno sempre avanti a testa alta”.
Monica Tomassetti, segretario provinciale SNALV Latina