Centinaia di persone questa mattina hanno manifestato a Latina sotto la sede della Asl contro la chiusura dei sette punti di primo intervento della provincia decisi dal direttore generale, che ha recepito una direttiva del presidente della Regione Nicola Zingaretti. La maggior parte delle persone proveniva da Cori, il paese lepino che più di tutti ha fatto sentire la propria voce in tutte le sedi istituzionali. A rischiare sono anche i punti di primo intervento di Sezze, Cisterna, Maenza, Priverno, Gaeta e Sabaudia.
«È stata scritta una bella pagina di democrazia – spiega il sindaco di Cori Mauro De Lillis -. Eravamo tanti, uniti e con la stessa fame di diritti. La direzione Asl oggi ha dato importanti aperture sulle nostre istanze e sulla disponibilità ad elaborare un modello che coinvolga le peculiarità di ogni comunità. Il percorso non sarà né breve né senza difficoltà ma la nostra attenzione resterà sempre alta».