“La protesta è avvenuta presso il bivio d’ ingresso al Penitenziario situato sulla strada Cisternese. I manifestanti hanno allestito un amplificazione per attrarre l’attenzione dei detenuti con la musica ad alto volume. Imponenti, le misure di sicurezza messi in atto dalla Polizia Penitenziaria, Polizia celere di Roma, Polizia e Carabinieri di Velletri. A darne notizia è il Segretario Generale del Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria) Carmine Olanda da sempre attivo sulle problematiche inerenti alle strutture e al personale della Giustizia. Come sindacato – commenta Olanda – non possiamo permettere a questo gruppetto di manifestanti di fare passare un messaggio distorto come questo: – Il carcere uccide –. Tale termine estremo sarebbe più appropriato se nello slogan venisse sostituito il soggetto dicendo invero: i criminali uccidono – per non perdere il senso di realtà. La realtà del carcere, infatti, è rappresentata da quotidiane e scrupolose azioni di cura, sostegno e riabilitazione a favore dei detenuti da parte di tutto il personale ivi operante.Non c’è azione che non sia basata su continue attenzioni rieducative, sanitarie e di controllo per l’ordine e la sicurezza. – conclude il sindacalista – I detenuti godono di notevoli spazi ricreativi, formativi, lavorativi e socializzanti. In carcere non si abbassa mai la guardia e si lavora senza sosta 24 ore su 24 ed in questo incessante turn over, gli operatori tutti sono i veri protagonisti; ed è per queste stesse ragioni che sono anche i più vulnerabili in un sistema attivo incessantemente, con numerose criticità ed eventi richiedenti urgenza di varia natura. Costoro sono la vera emergenza carcere in cui spesso i bisogni umani, personali e familiari vengono soffocati, vengono lasciati scorrere in modo secondario a vantaggio di un equilibrio nel sistema, sul piano dei diritti e dei doveri. Oggi, l’unica vera certezza è che su questo piano ci si adopera più per i detenuti che per il personale. Chi ha orecchie per intendere, intenda”.
Presenti polizia e carabinieri
Protesta davanti al carcere contro i suicidi in cella e il regime carcerario
Dalle 15 di oggi pomeriggio si sta tenendo davanti al carcere di Velletri una manifestazione di protesta contro il sistema carcerario e i suicidi in cella, l’ultimo in ordine di tempo ha riguardato anche un 40enne pregiudicato di Velletri. Presenti un centinaio di persone, di vari gruppi della Rete “Evasioni”, provenienti dai Castelli Romani, Latina e provincia e da Roma, tra questi anche alcuni familiari dei detenuti attuali al carcere di Velletri e i familiari di C. M. il detenuto 40enne che si è suicidato in cella due settimane fa’. Sul posto un ampio cordone di protezione nel perimetro del carcere di via Cisternense, con la polizia e i carabinieri di Velletri, gli agenti della penitenziaria, polizia scientifica e reparto mobile della polizia. Il presidio davanti le mura del penitenziario per solidarietà con le persone detenute e i loro familiari, con tanto di megafoni e casse acustiche, si sta svolgendo senza particolari problemi, tranne qualche slogan intonato dai presenti contro il sistema carcerario e le forse dell’ordine. Dalle celle alcuni detenuti rispondono ai manifestanti battendo sulle sbarre, fischiando e intonando anche loro alcuni slogan. Intorno alle 19 la manifestazione dovrebbe terminare.
02/12/2018
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