“Come forse sapraÌ€ – scrive il comitato nella sua lunga missiva – nel corso degli ultimi anni due preziosi elementi del territorio che lei eÌ€ stata chiamata ad amministrare in sostituzione della rovinosa gestione politica, sono state svendute all’asta per il fallimento delle proprietaÌ€. In nessun caso l’Amministrazione Comunale eÌ€ voluta intervenire, nonostante la coincidenza dei programmi di governo del Sindaco e della Giunta e nonostante le forti richieste dei cittadini, delle Associazioni e dello stesso Consiglio Comunale. Nessun intervento neanche da parte della Regione o del Ministero dei Beni Culturali che pure potevano esercitare il diritto di prelazione in considerazione del grande valore culturale e storico dei beni venduti e dell’evidente convenienza economica dei beni messi all’asta. Le vogliamo ricordare l’IGDO, il grande complesso edilizio fondativo della CittaÌ€ Giardino di Ciampino negli anni venti del novecento: 67.000 mc svenduti per 1.630.000 di euro, poco piuÌ€ di 24,00 euro per metro cubo al centro della cittaÌ€. Pochi mesi fa il cuore barocco della tenuta del Muro dei Francesi eÌ€ stato aggiudicato ad un imprenditore privato, organizzatore di matrimoni, per 203.000 euro, una cifra irrisoria sia per il valore materiale dell’area ma soprattutto per quello culturale e storico. Ora il 18 settembre scorso un altro privato si eÌ€ aggiudicato all’asta un’altra ben piuÌ€ ampia area della Tenuta del Muro dei Francesi: piuÌ€ di 28.000 mq di uliveto, un casale di oltre 800 mq e la chiesuola secentesca che, bencheÌ in rovina, costituiscono un patrimonio notevole, per la cifra di 249.000 euro. Poco piuÌ€ di otto (8,00) euro al metro quadrato. Su quest’area eÌ€ ancora possibile, ancora per pochi giorni, esercitare il diritto di prelazione per acquisirla al patrimonio pubblico. E’ un’area strategica per Ciampino poicheÌ rappresenta il cuore della tenuta del Muro dei Francesi e la sua acquisizione consentirebbe finalmente di avviare con convinzione il processo per realizzare il Parco Pubblico dei Casali, cosiÌ€ come giaÌ€ stabilito dal Consiglio Comunale che all’unanimitaÌ€ approvoÌ€ la Deliberazione n. 96 del 29/10/2014 e successivamente, ad amplissima maggioranza, approvoÌ€ la Deliberazione del 23/11/2017 rivolta all’acquisizione dei beni messi all’asta della Tenuta dei Francesi. L’acquisizione rappresenterebbe quindi un passo decisivo per ampliare la dotazione del verde pubblico per una comunitaÌ€ che soffre fortemente di questa mancanza. Infatti nonostante gli standard urbanistici previsti dalla legge 1444/1968 impongano un minimo di 9,00 mq di verde pubblico per abitante, a Ciampino siamo fermi da anni a meno di 3,00 mq/ab. Per raggiungere questo obiettivo, che in 40 anni eÌ€ stato sempre dimenticato, il Comune dovrebbe quindi impegnarsi a reperire ed acquisire aree verdi agendo sul libero mercato, spendendo cifre notevolissime, mentre ricorrendo alla prelazione si impegnerebbero cifre minime. E’ per questi motivi che le rivolgiamo l’appello di acquisire l’area messa all’asta alla Tenuta dei Francesi. Le chiediamo di agire per il bene della comunitaÌ€ guardando al futuro della cittaÌ€ e non solo ai suoi debiti attuali, contribuendo a dotare un territorio con un indice di edificazione elevatissimo del minimo verde pubblico inderogabile. Le ricordiamo che anche nelle condizioni di emergenza economica in cui si trova la cittaÌ€, esercitare il diritto di prelazione sull’area all’asta della Tenuta dei Francesi eÌ€ una opportunitaÌ€ e un investimento da attuare, ricercando le risorse necessarie nelle disponibilitaÌ€ economiche che il bilancio comunale ancora consente con i mutui ancora attivi che erano previsti per opere pubbliche poi non piuÌ€ realizzate. Se comunque non volesse ancora ritenere opportuno esercitare direttamente il diritto di prelazione sull’area messa all’asta nella Tenuta dei Francesi, le chiediamo che almeno voglia evidenziare l’interesse del Comune di Ciampino per l’acquisizione, richiedendo alla Regione Lazio e al Ministero dei Beni Culturali di intervenire in sua vece per esercitare il diritto di prelazione. Le ricordiamo infine che lo scorso giugno il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato all’unanimitaÌ€ una mozione che impegnava la Giunta Regionale all’acquisizione delle aree messe all’asta. Per la prima area, ormai aggiudicata definitivamente, si eÌ€ persa questa opportunitaÌ€ e ora, per la seconda, sono rimasti solo pochi giorni per esercitare la prelazione. Siamo certi che queste nostre considerazioni e sollecitazioni agiranno sulla sua sensibilitaÌ€ e non vorraÌ€ continuare ad ignorare le nostre richieste, che formuliamo con il sostegno di un’ampissima volontaÌ€ popolare. Per poterle rappresentare piuÌ€ ampiamente quanto esposto le chiediamo la disponibilitaÌ€ a riceverci con urgenza, in considerazione della ormai prossima scadenza per l’esercizio della prelazione”.