«Non avendo nulla da nascondere informo che l’azienda alla quale fa riferimento il comunicato della Guardia di Finanza è quella della mia famiglia – spiega il sindaco di Anzio –. Ritengo doveroso assumermi le responsabilità e confido nell’operato della magistratura oltre che nell’esatta interpretazione delle norme in materia».
Durante l’attività ispettiva i finanzieri della Compagnia di Nettuno, diretta dal capitano Ambrogio Di Napoli, avrebbero scoperto che gli amministratori della società avevano presentato, per quattro anni, le prescritte dichiarazioni fiscali abbattendo, attraverso la contabilizzazione di costi in realtà mai sostenuti per oltre 2,5 milioni di euro, il reddito prodotto sottraendosi così al pagamento dell’Iva per oltre 240 mila euro e dell’Ires per oltre 650 mila euro. I due amministratori sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per il reato di infedele dichiarazione. Le Fiamme Gialle di Nettuno, per assicurare alla collettività le risorse sottratte al fisco, hanno richiesto alla Procura della Repubblica di Velletri il “sequestro preventivo per equivalente”, una misura cautelare che “congela” mediante sequestro, ai fini della successiva confisca, i beni di cui dispongono gli autori di reati tributari in misura equivalente all’ammontare delle imposte evase. Il G.I.P. del Tribunale di Velletri accogliendo la richiesta della Procura veliterna, ha disposto il provvedimento cautelare dei beni che costituiscono il profitto del reato, individuati in capo alla società verificata, sino alla concorrenza di euro 934.000 e, per la parte di incapienza, dei beni personali degli indagati.
«I dati riportati si riferiscono a un’attività di indagine che rispetto, pur non condividendo le conclusioni alle quali si è giunti – spiega ancora Candido De Angelis –. La vicenda sarà dibattuta nelle sedi competenti, faccio solo rilevare che il provvedimento di sequestro è intervenuto dopo la richiesta fatta dalla mia società all’Agenzia delle entrate per verificare l’incongruità, e per certi aspetti l’insussistenza, delle violazioni contestate. Abbiamo dato anche espressa disponibilità a sanare eventuali posizioni debitorie che venissero accertate».