Non c’è pace per il Palazzo di Giustizia di Albano. Nel 2020 l’intera struttura dovrà essere ristrutturata. I lavori costeranno 541mila euro. Soldi che arriveranno da un finanziamento della Regione Lazio che mira – si legge tra le carte – a “promuovere l’eco efficienza e riduzione dei consumi di energia negli edifici e strutture pubbliche”. L’appalto è già stato pubblicato sul sito internet comunale. Da giugno 2017 il grosso palazzone, situato nel cuore del quartiere Musicisti-Miramare, accorpa in un unica grossa sede l’Ufficio del Giudice di Pace civile e penale della Circoscrizione di Velletri, ovvero anche le ex sedi giudiziarie di Genzano, Anzio e Frascati. Da ottobre 2017, nel Palazzo di Giustizia albanense si trova anche la sede della Media Conciliazione degli avvocati del foro di Velletri. Infine da novembre scorso anche il Comando della Polizia Municipale di Albano si è trasferito all’interno del Palazzo di Giustizia.
«CANTIERE CON IL PALAZZO IN FUNZIONE?»
«Il Palazzo di Giustizia di Albano è rimasto completamente vuoto per 3 lunghi anni – raccontano a il Caffè fonti giudiziarie che preferiscono non comparire – visto che gli Uffici del Giudice di Pace di Velletri erano stati trasferiti nella sede di Genzano dal 2014 al 2016. Solo a metà del 2017, gli Uffici del Giudice di Pace sono tornati ad Albano. Nessuno – sottolineano – ha pensato di eseguire i lavori in quel lungo periodo di tempo? Avviare il cantiere ora che il Palazzo è completamente pieno sembra una follia visto che c’è il rischio – notano – che i lavori rechino disagio alle centinaia di utenti e alle decine di lavoratori che ogni giorno affollano il Palazzo di Giustizia. Tra l’altro, per la metà del 2020 si vocifera di un nuovo ed ennesimo trasferimento provvisorio degli Uffici del Giudice di Pace, ma questa volta a Velletri, in una ‘nuova’ sede non di proprietà, ma in affitto. Si tratta di rumors, tutto è segreto e nebuloso. Ma le voci si fanno sempre più insistenti. Continua ad essere rimandata invece – sottolineano le stesse fonti giudiziarie – la costruzione di una nuova ala del Palazzo di Giustizia di Velletri. Sede che, secondo il Ministero, avrebbe dovuto raccogliere in un’unico luogo fisico tutte le sezioni del Giudice di Pace distaccate presenti nei 30 comuni del distretto giudiziario veliterno. Il secondo più grande del Lazio dopo Roma in cui vivono 600mila persone. Più di un anno fa, abbiamo scritto una lettera con richiesta di aiuto – rivelano – che abbiamo inviato ai vescovi di Albano e Velletri, firmata da giudici e cancellieri. Ci hanno risposto di aver interessato i sindaci di Albano e Velletri, ma nessuno dei due – concludono ci ha ancora contattato».
IL NODO VIABILITÀ
Infine rimane il problema della viabilità locale. Il Palazzo di Giustizia di Albano è situato a poche centinaia di metri dalla Tangenziale dei Castelli o Appia bis, che collega in appena 2,6 km i tre comuni di Castel Gandolfo, Albano e Ariccia. Vicino al polo della Giustizia albanense si trova anche la zona artigianale albanesne in cui si trova il deposito dei mezzi Volsca, la municipalizzata dei rifiuti di Albano, Velletri e Lariano. Eppure tutti i mezzi che da questa zona sono diretti verso Ariccia, Genzano, Lariano e Velletri sono costretti a percorrere per intero via Donizetti e via Mascagni, molto trafficate e spesso malmesse. La vicina Appia bis manca difatti di una immissione in carreggiata che permetta di imboccare la super strada direttamente in direzione sud. Una carenza che, presto o tardi, il Comune di Albano e la Regione Lazio saranno chiamati a colmare.