Dopo le numerose proteste degli studenti, la Regione Lazio ha detto no all’accorpamento tra il liceo classico Dante Alighieri e l’istituto tecnico Vittorio Veneto, perché gli indirizzi dei due istituti sono fortemente disomogenei e perché non è stato acquisito il parere favorevole dei due organi collegiali degli istituti. «Si sottolinea – si legge nella nota inviata dalla Regione Lazio – inoltre, la mancata acquisizione dei pareri favorevoli degli organi collegiali dei due istituti. Tenuto conto che l’ufficio scolastico regionale per il Lazio si è pronunciato in maniera inequivocabile sulla necessità di risolvere il problema del sottodimensionamento del Vittorio Veneto Salvemini che continua ad avere da anni un trend negativo di iscrizioni si chiede all’ente di verificare la possibilità di un diverso accorpamento in coerenza con le indicazioni delle linee guida regionali». La scelta, dunque, è tra l’Einaudi-Mattei con un totale di 1312 studenti ed il Galilei Sani con 1233 studenti. L’assessore Gianmarco Proietti ha commentato: «La scuola è una struttura molto complessa e non un elenco di nomi, di titoli e di uffici da spostare. Avevamo lanciato un invito al dialogo, siamo contenti che l’Amministrazione regionale lo abbia raccolto». Ad esprimere voto contrario all’accorpamento erano stati i consiglieri provinciali di Lbc Massimo Di Trento e Maria Grazia Ciolfi e, in regione, il consigliere del Pd Enrico Forte aveva presentato un’interrogazione.
«Il nostro obiettivo è di ascoltare le ragioni delle famiglie per andare incontro ai loro interessi», spiega il vice Presidente della Regione e assessore alla scuola Massimiliano Smeriglio, impegnato in questi giorni per risolvere la questione dell’accorpamento, sul quale si è detto contrario.