«Come non incentivare la raccolta differenziata». Potrebbe essere questo il titolo di un corso che gli amministratori del Comune di Latina potrebbero tenere nelle facoltà universitarie d’Italia dove gli alunni sono politici e tecnici comunali. Naturalmente si tratta di una frase sarcastica ma ciò che è successo, e continua ad accadere, con le bollette della Tares, ha dell’incredibile. Non un singolo disagio, ma un disservizio dietro l’altro che ha spinto anche il più silenzioso dei cittadini ad alzare la voce o, almeno, a prendere la macchina e a recarsi negli uffici comunali preposti per chiedere spiegazioni e chiarimenti. Iniziamo con ordine. La bolletta dei rifiuti è arrivata ad ottobre con incredibile ritardo. Alcune utenze l’hanno ricevuta già scaduta. L’amministrazione, riconoscendo l’errore, ha “rattoppato” al problema dicendo che non avrebbe previsto nessuna mora, sovrattassa. A questo punto gli intenzionati a pagare la bolletta (arrivata a tutta la cittadinanza nei medesimi giorni di ottobre) si sono recati in massa negli uffici postali perché (ecco il secondo errore) la Tares si può pagare solo con bollettino ed il Comune di Latina non ha previsto altre modalità di pagamento che avrebbero potuto evitare lunghe code nei rispettivi uffici postali. Chi ha evitato la fila per le poste, perché intenzionato prima ad avere chiarimenti e poi a provvedere al pagamento, ne ha trovata una ben più lunga negli uffici comunali. Infatti, prendendo l’ascensore e arrivando al piano “Tares” ci si è trovati di fronte ad un muro di gente arrabbiata che non permette neanche di uscire dall’ascensore (per l’alto numero di utenze presenti in ufficio). Già prendere il numeretto per protestare poteva rappresentare un’impresa, figuriamoci parlare con un operatore. Se a ciò ci aggiungiamo il fatto che il cittadino virtuoso (che fa la raccolta differenziata rispettando i giorni di conferimento) paga la stessa cifra del cittadino maleducato (che ogni giorno getta per strada buste e cartoni di ogni genere) ecco qui che la frittata è fatta. Insomma, siamo certi che la maleducazione dei cittadini sia un fattore importante per la sporcizia che troviamo in città. Ma siamo altrettanto convinti che dovrebbe essere il Comune di Latina a dare l’esempio, con la trasparenza ed un servizio migliore e soprattutto con un premio in bolletta per gli utenti meritevoli. Altrimenti, pagando tutti la stessa cifra, non si premia il merito. Senza ciò, tutti si sentono autorizzati a fare peggio e non meglio.
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