ll Sindaco di Pomezia ha scritto, il 15 maggio scorso, al Prefetto di Roma dopo l’interrogazione della senatrice Loredana De Petris che chiedeva chiarimenti in merito alla situazione dei dipendenti comunali a tempo determinato del Comune di Pomezia.
Una lunga relazione in cui il Primo Cittadino ripercorre le tappe amministrative che, dall’indizione dei concorsi nel 2010 hanno portato all’approvazione delle graduatorie e alle assunzioni a tempo determinato dei vincitori di concorso.
«Si ritiene necessario che i Ministri competenti, ai quali si rivolge del resto la stessa interrogazione parlamentare – si legge nella nota – si facciano carico della questione affinché adottino un provvedimento legislativo che, come nel caso del Comune di Pomezia, consenta ai Comuni una deroga ai vigenti vincoli assunzionali e di spesa del personale, consentendo l’inserimento nel ruolo del personale che risulta vincitore di concorso e per il quale sono vigenti le graduatorie approvate […] Ad integrazione dell’importanza di un provvedimento come quello suggerito, si ricorda che la situazione del Comune di Pomezia in termini di personale in forza è di 347 unità impiegate, di cui 243 a tempo indeterminato e 104 a tempo determinato. La dotazione organica deliberata dalla Giunta Comunale nel 2010 indica in 460 unità il personale che dovrebbe operare nell’Ente».
«Ho ribadito la mia posizione sulla questione – dichiara il Sindaco – Il personale operante nel Comune di Pomezia rappresenta un’importante risorsa per l’esecuzione di quei compiti che sono affidati alle realtà locali come i Comuni, a cui spetta il confronto diretto con i problemi che affliggono persone e territori. La perdita del personale a tempo determinato impiegato nel Comune di Pomezia, un terzo del personale totale, oltre ad avere gravi ricadute sociali derivanti dalla perdita del posto di lavoro, rappresenterebbe un duro colpo nella capacità operativa dell’Ente. La prospettiva di perdere un terzo delle risorse umane alla scadenza dei contratti a termine mi spinge ad esprimere una forte preoccupazione per la prosecuzione dell’erogazioni di servizi efficienti e di qualità nei riguardi dei miei concittadini. Rinnovo quindi l’invito a chi di dovere – conclude Fucci – affinché si provveda a modificare lo scenario normativo per permettere alla Città di Pomezia di poter continuare ad assicurare alla cittadinanza quei compiti che già oggi soffrono delle difficoltà derivanti dalla limitatezza delle risorse economiche e dall’instabilità delle norme riguardanti la finanza locale».