In base alle nuove tariffe, un ristorante/pizzeria subirà un aumento del 10% in quanto la tariffa al mq passa dai già alti 19,29 euro/mq del 2013 ai 21,05 euro/mq del 2014 con la conseguenza che un locale con una superficie di 171 mq dovrà pagare 300 euro in più rispetto al 2013 con un conto pari a ben 3.800,00 euro. Gli uffici e studi professionali subiranno un aumento di oltre il 15 % con una tariffa al mq che raggiunge 9,52 euro/mq e un maggiore esborso per quasi 200 euro. Le bastonate non risparmiano nessuna attività produttiva e l’apice si raggiunge con i 27,37 euro al mq per i negozi di frutta e verdura e le pescherie che vedono aumentarsi il conto di ben 2,29 euro al mq. “L’amministrazione Terra non risparmia le nostre famiglie per le quali vengono riservate un bel pacchetto di aumenti sia per quanto riguarda la quota fissa che quella variabile con aumenti superiori al 10%”, tuona il centrosinistra. Aumenti in media di 30 euro a famiglia.
“Ovviamente a questi aumenti previsti per la TARI bisogna aggiungere quelli relativi alla TASI e all’IMU con le aliquote portate al massimo sia sulla prima abitazione che sulle seconde con l’eliminazione delle detrazioni per i figli residenti e il dimezzamento della detrazione base. Il Sindaco e l’Assessore Mastrofini a fronte delle nostre proposte di emendamento al regolamento IUC, teso a favorire le fasce più deboli della collettività, avevano assicurato che in sede di articolazione tariffaria sarebbero stati introdotti dei correttivi, promessa non mantenuta, come nulla è stato fatto per i canoni concordati, sempre proposti dal centro sinistra, proposta a parole accolta dal Sindaco e dalla sua maggioranza, ma nei fatti dimenticata da chi amministra Aprilia”. “Non si possono far quadrare i conti comunali alle spalle delle famiglie apriliane già stremate da una crisi senza precedenti, non si può far pagare il conto a chi regolarmente paga le tasse senza perseguire chi evade costantemente, infine è intollerabile che dopo cinque anni di amministrazione ancora rimane elevato il numero degli evasori e nulla è stato fatto per scoprirli nonostante il condono del 2009”, concludono i consiglieri di opposizione.