L’Amministrazione Lucci approva il bilancio 2013, dopo quello 2012 che provocò la caduta della sua giunta. Previste stangatine per quanto riguarda la Tares, la tassa sui rifiuti che sostituisce la Tarsu. “Qualche aumento ci sarà – spiega l’assessore al bilancio Giuseppe Di Trento – ma abbiamo applicato i coefficienti minimi per tutte le categorie merceologiche. Quello che potevamo fare per venire incontro alla cittadinanza, l’abbiamo fatto”. Il costo del servizio rifiuti è di 3,1 milioni di euro, neanche tantissimo.
Le sorprese spesso arrivano dal mare: più le mareggiate portano rifiuti a riva, più si deve spendere. I cittadini dovranno versare il saldo Tares entro il 31 dicembre: un Natale non felicissimo. Tante le novità. Relativamente al bilancio pluriennale, saranno prelevati 286mila euro dal Fondo di Svalutazione Crediti e 832mila dal Fondo di Solidarietà Comunale per coprire le maggiori spese inerenti la ristrutturazione dei locali di via Zara e via Torino (480mila euro) e la manutenzione straordinaria dei plessi scolastici della città (719mila circa), anche se l’opposizione ha contestato l’operazione, dichiarandola “inammissibile”, in un Comune bacchettato a più riprese dalla Corte dei Conti, non fosse altro perché si sono andati ad intaccare i due fondi istituiti dal Governo, obbligatori, che fungono da paracadute per le Amministrazioni locali.
Per quanto riguarda il previsionale 2013, sono stati recuperati 2,2 milioni di euro rispetto al bilancio approvato dal Commissario Prefettizio Erminia Ocello, nel quale risultavano 1,2 milioni di passivo, oltre a 2,5 milioni di debiti fuori bilancio. «È stata tagliata la spesa pubblica – ha spiegato l’Assessore – ed alcuni settori si sono visti decurtare le risorse del 50%, se non addirittura del 75%. Le risorse sono state indirizzate verso le priorità dell’Amministrazione: servizi sociali, ambiente, infrastrutture e manutenzione viaria». Dure le reazioni dei consiglieri d’opposizione. Per Schintu si tratta di «un bilancio che ammazza la classe media». Per il settore agricoltura sono stati impiegati solamente 8mila euro in bilancio. Per Gervasi il bilancio 2013 «è un libro degli incubi, che manca di contenuti e di linee strategiche».