IN COSA CONSISTONO GLI INTERVENTI
Il marmo delle due statue di Palazzo M, che risulta ammalorato da batteri di varia natura, presenta notevoli mancanze dovute agli eventi bellici e necessita di trattamenti chimici, di eliminazione delle stuccature di precedenti restauri e di minime integrazioni delle parti mancanti. Con il raggiungimento dei 28mila euro verranno effettuate azioni di restauro che consinsteranno in ancoraggio delle parti pericolanti, rimozione dei depositi di accumulo, disinfestazione chimica delle colonie di microrganismi autotrofi e eterotrofi mediante applicazione di prodotto biocida e successiva rimozione dello stesso, rimozione degli ossidi di ferro, consolidamento della superficie, rimozione delle stuccature non idonee, risarcimento estetico delle lacune e trattamento finale con protettivo. Insomma, interventi degni dell’importanza che le due statue hanno.
COS’È E COME FUNZIONA L’ART BONUS
L’Art Bonus è uno strumento nato nel 2014 e pensato per salvare la cultura italiana, dove non è possibile arrivare con i fondi dello Stato, delle Regioni o dei Comuni. Chi effettua erogazioni liberali in denaro per il sostegno della cultura, come previsto dalla legge, potrà godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta. La legge permette di recuperare fino al 65% di quanto elargito. Tutti coloro che hanno contribuito alla causa per le due statue di Latina, dunque, potranno godere dei benefici fiscali.
NON È FINITA
Il quadro non si chiude con gli interventi alle due statue di Palazzo M. Sebbene sia un significante traguardo, è necessario procedere al restauro di altri importanti siti di Latina: per il museo civico Duilio Cambellotti occorrono 10mila euro per far partire gli interventi, 18mila per la statua in bronzo di Elisabetta Mayo ritraente “Dafne” presente all’interno del giardino comunale, 15mila euro per il gruppo scultoreo di piazza del Quadrato di cui fa parte il Seminatore, la Spigolatrice, le Allegorie della fecondità. Di queste opere presenti sul sito dell’Art Bonus, solo il Cambellotti ha ricevuto 6mila euro. Le altre stanno a zero. Una volta conclusa l’operazione per le statue di Palazzo M occorre dunque spingere per la raccolta fondi delle altre statue finanziabili tramite Art Bonus per poter dire che Latina ha salvato le sue statue. «Al termine dell’evento di chiusura previsto per il 30 giugno a Borgo Carso per la ricorrenza della posa della prima pietra di Latina – ha commentato il presidente del comitato “Salviamo le nostre statue” Maurizio Guercio – chiuderemo il comitato. Non vogliamo sostituirci alla pubblica amministrazione. Il nostro operato è stato finalizzato a portare attenzione all’opportunità e la riuscita dell’iniziativa significa che sensibilizzando i cittadini qualcosa si muove: sul sito dell’Art Bonus il budget raccolto era pari a zero (tranne che 6mila euro donati da Unindustria per il museo Cambellotti) ed ora mancano solo 690 euro per il restauro delle statue di Palazzo M. Ci auguriamo che ci siano altre iniziative per salvare anche le altre statue».
COME CONTRIBUIRE
I cittadini che intendono aderire ai progetti di Art Bonus possono farlo con un versamento sul conto del Comune di Latina (c/c bancario di Tesoreria aperto presso la Banca Monte dei Paschi di Siena – filiale di Latina – Codice IBAN: IT 03 W 01030 14700 000002670638) indicando come causale “Art Bonus – Sostegno e Promozione di uno degli interventi indicati nel sito Art Bonus del Comune di Latina”, in questo caso “Le statue di Ulderico Conti – Giardino di Palazzo M”.