Un fenomeno che potrebbe essere spiegato con una pressione fiscale alle stelle, che spesso strozza i commercianti e li costringe a fare qualche “nero” per sopravvivere. È anche vero che c’è gente che ci “marcia” e per i quali non fare lo scontrino è la regola.
Nel corso del 2014 la Guardia di Finanza di Latina è stata impegnata nell’azione a tutela dell’economia legale e del corretto funzionamento delle regole di mercato, puntando al recupero delle risorse sottratte al bilancio dello Stato, dell’Unione Europea, delle Regioni e degli Enti locali.
La lotta all’evasione fiscale è stata condotta secondo l’approccio trasversale tipico, in grado di colpire in modo unitario tutti gli aspetti di illegalità connessi alle violazioni tributarie attraverso verifiche e controlli, indagini, analisi di rischio e controllo del territorio per far emergere anche i responsabili di altre forme di illeciti tributari.
Nei primi 5 mesi del corrente anno sono stati: denunciati 63 responsabili di frodi e reati fiscali, principalmente per aver utilizzato o emesso fatture false (6 violazioni), per non aver versato l’IVA (2 casi), per aver omesso di presentare la dichiarazione dei redditi (23 violazioni), per aver presentato la dichiarazione dei redditi fraudolenta/infedele (18 violazioni) o per aver distrutto/occultato la contabilità (17 casi); scoperti n. 56 evasori totali che hanno occultato redditi al fisco per 89 milioni di euro, scovati soprattutto attraverso le indagini finanziarie e bancarie; constatati 16 milioni di euro di ricavi non dichiarati e di costi non deducibili; sono state avanzate proposte di sequestro per misure cautelari amministrative e confische per 18 milioni di euro ed eseguiti provvedimenti di sequestro per equivalente per oltre 6 milioni di euro; denunciati n. 7 responsabili per reati fallimentari.
Nel campo degli stupefacenti sono stati sequestrati oltre 8 Kg di sostanze, 21 soggetti denunciati a piede libero e 10 in stato di arresto. Verbalizzati n. 66 soggetti di cui n. 35 segnalati alla Prefettura.
Tutelare i mercati dall’invasione di prodotti falsi di provenienza incerta o non sicuri per i consumatori è necessario non solo per assicurare l’incolumità dei cittadini, ma anche per far crescere l’economia sana del paese e proteggere lo spirito d’iniziativa e l’inventiva delle imprese italiane. In questa cornice si colloca l’attività svolta nei primi cinque mesi nel 2014 dalla Guardia di Finanza nel contrasto alla contraffazione, a tutela dei mercati di beni e servizi.
Sono stati oltre 3 mila i prodotti contraffatti sequestrati; 28 sono i soggetti responsabili denunciati all’Autorità Giudiziaria. I sequestri hanno riguardato l’abbigliamento (quasi 1.300 di pezzi) e l’elettronica (quasi 1.800 pezzi).
L’azione della Guardia di Finanza a tutela dell’economia e dei cittadini onesti si svolge non solo attraverso il contrasto all’evasione fiscale, ma anche intervenendo sugli illeciti che minacciano l’integrità delle risorse pubbliche. Le attività sul territorio sono state orientate tanto alla repressione dei più gravi episodi di frode e cattiva gestione delle uscite dai bilanci nazionali e comunitari, quanto al contrasto di più diffusi fenomeni illeciti che attengono all’accesso a forme di agevolazione previdenziali ed assistenziali indirizzate a sostegno delle “fasce più deboli”.
Specifica attenzione è stata riservata ai reati contro la Pubblica Amministrazione caratterizzati dalle condotte illecite di amministratori, funzionari ed impiegati pubblici infedeli che causano sia lo sviamento delle risorse pubbliche dalle finalità cui sono destinate che la distorsione del regolare andamento dell’azione amministrativa.
Nel 2014 la Guardia di Finanza ha eseguito n. 95 interventi, tra indagini di polizia giudiziaria d’iniziativa o su delega della Magistratura, accertamenti su delega della Corte dei Conti e verifiche d’iniziativa attivate con i poteri di polizia economica e finanziaria.
Monitorando i principali flussi di spesa pubblica: sanità, erogazioni contributive ed assistenziali, appalti ed incentivi riservati alle imprese, prestazioni sociali agevolate, sono stati segnalati alla magistratura ordinaria, alla Corte dei Conti ed alle competenti Autorità amministrative n. 50 responsabili e sono stati rilevati danni erariali per oltre 43 milioni di euro.