Sequestrate 71 licenze per noleggio con conducente e 59 persone denunciate. Questo il risultato di un’operazione della Guardia di Finanza di Latina che andava avanti da circa un anno.
Il Comune incriminato è Campodimele, piccolo borgo ai piedi dei Monti Aurunci, in cui risultava un taxi ogni dieci persone. I finanzieri insospettiti hanno portato avanti delle indagini che hanno portato alla luce un losco sistema che permetteva di aggirare i requisiti sostanziali per acquisire la licenza. I tassisti, infatti, non svolgevano la loro attività a Campodimele ma in altre città. Il che va a violare le specifiche norme del settore secondo le quali è necessaria «la disponibilità di una rimessa – si legge nel comunicato stampa inviato dalla Guardia di Finanza -, nel territorio del comune autorizzante, ove le autovetture ammesse stazionino in attesa della clientela e presso la quale debbano comunque e obbligatoriamente rientrare al termine del servizio, prima di intraprenderne uno nuovo».
Il comune di Campodimele, invece, ha allestito la propria area di sosta in un piazzale capace di ospitare soltanto 15 auto. Un numero talmente esiguo da rendere impossibile lo stazionamento. In ogni caso le fiamme gialle non hanno mai riscontrato la presenza di taxi, né tantomeno il rientro alla sede al termine del servizio, come confermato anche dai residenti della zona.
Le fiamme gialle, dunque, hanno denunciato per abuso d’ufficio e falso ideologico 59 responsabili, quasi tutti romani, ed hanno in corso il sequestro delle 71 licenze irregolari rilasciate dal comune di Campodimele.