Ma il ricovero è durato un battito di ciglia. Tramite la pagina facebook “Liberiamo Roberto Berardi dal carcere della Guinea Equatoriale”, gestita da Patrizia, ex dipendente del pontino, si apprende che è stato prelevato dall’ospedale con la scusa di una lastra al torace e portato nuovamente in carcere. Per Roberto, dunque, si riaprono le porte della cella di isolamento, nel quale è detenuto dal mese di dicembre senza che sia mai stata data una spiegazione.
I familiari questa volta temono davvero il peggio: Roberto rischia la vita e non ha l’aiuto della sua nazione: l’Italia. Diversi i politici che nel corso del tempo hanno mostrato interesse alla situazione presentando interrogazioni parlamentari. Ma niente è mai cambiato. La mamma di Roberto, solo qualche giorno fa, aveva spiegato a Il Caffè: «Se mio figlio fosse stato spagnolo, tedesco o francese sarebbe già stato liberato».