Un documento importante tradotto dall’Osservatorio sulla violenza ostetrica in Italia: è il 1° Rapporto delle Nazioni Unite che ha il coraggio di affrontare tutte quelle pratiche scorrette, inutili e persino dannose e le mancanze di rispetto che ancora troppo spesso le donne subiscono durante la gravidanza e il parto. Riconosce la violenza ostetrica come violenza di genere e violazione dei diritti umani. La definizione di violenza ostetrica è dell’Organizzazione mondiale della sanità. Molto poco se ne parla e certo non inficia la passione, la competenza e l’umanità dei tantissimi operatori sanitari che invece agiscono con rispetto. Ma purtroppo questa realtà c’è. Basti pensare alla posizione litotomica: la donna fatta partorire stesa sul lettino anziché libera di muoversi e di dare alla luce in posizione verticale, come invece raccomanda l’OMS. Eppure, negli ospedali italiani ancora si continuano a comprare questi lettini, come accaduto recentemente a Roma coi soldi della Regione Lazio. Quante volte la donna incinta è trattata come una “malata”? Il Rapporto Onu punta il dito anche contro l’abuso della “necessità medica”: decide chi ha il camice, spesso in modo non appropriato perché “si deve fare così”… Errori e danni che proseguono nell’avvio dell’allattamento, con conseguenze negative per la mamma e per il neonato. Come rilevato dall’istituto Doxa nell’indagine “le donne e il parto in Italia”, sono 20mila le donne che nel nostro Paese ogni anno rinunciano ad ulteriori gravidanze per i traumi durante il parto. Mentre il 21%, cioè una su 5, dichiara di aver subìto una qualche forma di violenza durante il parto e il 41% si ritiene lesa nella propria dignità personale e nell’integritaÌ€ psicofisica. Tutti dati recepiti nel Rapporto Onu sulla violenza ostetrica, che finalmente squarcia il muro dsilenzio e apre a nuova consapevolezza. Il report è stato elaborato dalla Relatrice Speciale delle Nazioni Unite Dubravka SÌŒimonovic e cita anche il dato relativo all’episiotomia: il 61% di italiane che hanno subìto questa pratica non hanno dato il loro consenso. È il cosiddetto “aiutino” o “taglietto” della vagina, che per l’OMS dovrebbe essere praticato mai come routine e in modo molto limitato… Il Rapporto è stato presentato lo scorso 28 ottobre a Roma, dall’Osservatorio sulla Violenza Ostetrica Italia, insieme alle associazioni La Goccia Magica nata a Genzano e CiaoLapo. Il documento è ora disponibile nella traduzione ufficiale in italiano grazie all’impegno dell’avvocatessa romana Alessandra Battisti ed Elena Skoko, fondatrici dell’Osservatorio sulla Violenza Ostetrica Italia (OVOItalia), da anni in prima linea nel contrasto agli abusi e alle mancanze di rispetto nella gravidanza e nel parto.
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