Il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, non conferma né smentisce l’ipotesi di costruzione di un inceneritore da parte del Gruppo Cerroni a Pomezia, su un sito militare da dismettere nei pressi di via di Torre Maggiore. Né, tantomeno, quella di utilizzare l’ex bunker nonché l’ex eliporto dell’Aeronautica a Rocca di Papa, a Monte Cavo, come sito di trasferenza o forse come discarica per la spazzatura romana. Il dottor Guerini, che ringraziamo per la disponibilità, al contrario conferma che alcune amministrazioni pubbliche – comune di Roma, Città Metropolitana e Regione – hanno chiesto alla Difesa una collaborazione per l’individuazione di siti utili per la gestione del pattume urbano dell’Urbe, anche se per il momento solo in via “esplorativa”, così si legge nella sua risposta. Fermo restando che – mette le mani avanti il Ministero – la gestione dei rifiuti non rientra tra le materie di competenza della Difesa, né la Difesa stessa è chiamata a prendere parte all’eventuale processo decisionale che spetta sempre e solo alle Amministrazioni pubbliche. Qui di seguito la risposta.
“Ad oggi – ci scrive il gentile l’Ufficio stampa del Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini – dagli enti territoriali sono pervenute al Ministero della Difesa richieste di confronto puramente esplorativo, allo scopo di individuare aree eventualmente dismissibili, nel caso si manifesti la necessità di stoccaggio temporaneo di rifiuti da smaltire della città di Roma. Il Ministero, con pieno spirito istituzionale, ha risposto alla richiesta pervenuta dagli enti territoriali e si è reso disponibile a dare la propria collaborazione, ma la possibile idoneità dei siti di sua proprietà presenti nell’arco di territorio indicato e la destinazione d’uso delle aree ipoteticamente da dismettere, una volta eventualmente cedute dal Ministero, non fanno capo al proprio ambito di responsabilità. Come noto, né la materia di rifiuti, né lo smaltimento degli stessi rientrano nel perimetro di competenze della Difesa, che non è, pertanto, chiamata a prendere parte all’eventuale processo decisionale in merito.
Il Ministero, pertanto, se necessario e richiesto – conclude la risposta della Difesa al giornale Il Caffè -, continuerà ad essere disponibile per fornire il proprio aiuto agli enti territoriali a beneficio dei cittadini, operando sempre con trasparenza e collaborazione istituzionale”.