A volte ritornano, o forse non se ne erano mai andate. La Roma-Latina e la Cisterna-Valmontone fanno nuovamente capolino nelle agende istituzionali. Il Caffè ne ha parlato con Mauro Alessandri, assessore ai lavori pubblici e tutela al territorio, mobilità della Regione Lazio dopo la notizia di nuovi finanziamenti dal Cipe.
Assessore, quali novità ci sono sulla Roma-Latina e Cisterna-Valmontone?
«Colgo l’occasione per specificare che l’investimento di 200 milioni di euro del Cipe non si è ancora concretizzato attraverso una deliberazione. Oggi dobbiamo ragionare sul finanziamento storico e certo di 468milioni. L’intendimento di aumentare le risorse ne testimonia però la considerazione strategica. Il tavolo amministrativo e giuridico, parallelo a quello tecnico, sta valutando di interessare Autostrade per il Lazio per la realizzazione. Parliamo di una società a capitale interamente pubblico costituita da Anas e Regione Lazio».
Quanto costerà tutta l’opera? Sarà a pagamento?
«Il nuovo progetto propone dei costi inferiori al precedente, meno di 2 miliardi di euro. Sui costi all’utenza sono in corso le valutazioni opportune, resta il fatto che un servizio su percorso autostradale ha delle caratteristiche che porta con sé la previsione di un pedaggio».
Parliamo di tempi. Quando potremo aspettarci l’avvio dei cantieri?
«Per questo occorrerà una seconda intervista (l’assessore sorride, ndr), quando avremo acquisito i nuovi elementi, se ci sarà effettivamente una nuova dotazione finanziaria sulla quale si sta lavorando, e se le procedure su cui ci stiamo orientando passeranno il vaglio degli approfondimenti giuridici. Acquisiti questi due elementi, conosceremo lo strumento attraverso cui realizzare l’opera e i tempi di accesso al credito e di realizzazione. Di sicuro abbiamo un termine che è quello di perfezionare gli atti per i vincoli preordinati all’esproprio – circa 10 mesi – e della dichiarazione di pubblica utilità dell’opera che può essere rinnovata o modificata dal CIPE. Importante sarà anche la definizione degli espropri da effettuare».
Il progetto dell’autostrada Roma-Latina è di diritto tra le grandi opere “chiacchierate” e a oggi incompiute. 18 anni di attesa: perché?
«Posso portare in dote esperienziale il mio mandato e quello della giunta precedente a guida Zingaretti: gli iter avviati nel corso di questi anni sono affondati nella partita dei ricorsi al tar, al consiglio di stato… Solo l’ultimo anno e mezzo è passato in sospensione ad esito dei ricorsi che sono intervenuti su delle procedure che già nella precedente legislatura avevano preso forma all’investimento, dandone sostanza».
Le casse dei Comuni e delle ex Province piangono. Qual è l’impegno della Regione per i territori?
«C’è la necessità di dotare i territori e le persone di infrastrutture all’altezza delle sfide che pone il mondo contemporaneo. La provincia di Latina è un’area con delle potenzialità enormi, dal punto di vista commerciale e industriale. La Cisterna-Valmontone e la Roma-Latina sono solo un pezzo delle dotazioni infrastrutturali degli investimenti sul territorio. Inoltre, la Regione Lazio ha già preso in carico alcune delle incombenze delle province. Solo nel 2019 abbiamo rilevato 700 chilometri di strade provinciali in tutto il Lazio escluse quelle della città di Roma Capitale per le quali c’è stato un diniego da parte della gestione della città metropolitana. Abbiamo provveduto a cedere parte della nostra rete viaria Astral ed acquisirne altrettanta al fine di garantire una continuità della rete stradale che spesso risulta spezzettata in termini di competenza tra enti. Nella provincia di Latina per esempio abbiamo acquisito circa 200 chilometri di strada (come alcune Migliare ndr). Questo è un tema affrontato e per il quale abbiamo già messo in campo le soluzioni».