Le festività natalizie sono imminenti e Talenti, come altri quartieri di Roma, si veste a festa in attesa del consueto shopping natalizio. Le luminarie in via Ugo Oietti, addobbi e decorazioni in via Sacchetti: il quartiere si accende, regalando piacevoli atmosfere. Il Municipio ed i commercianti collaborano per rendere ancora più attrattive le principali vie di Talenti. In questo periodo nuove energie e risorse confluiscono per attrarre i consumatori, sono “I mercatini di Natale” che negli ultimi anni sono diventati veri e propri villaggi di Natale, spesso disposti in aree pedonali o nelle vie principali anche esse non accessibili alle macchine in alcune domeniche di dicembre. Si segnala in particolare il “Talenti Christmas . Mercatino delle Strenne” (6 dicembre – 31 dicembre in via Ugo Oietti angolo via Arturo Graf) posto in un’area stabile per tutto il mese. Sono presenti all’interno del mercato più di 50 stand, fra oggetti di antiquariato, modernariato, prodotti alimentari tipici delle diverse Regioni ed articoli hand- made.
La crisi delle attività commerciali
Forse però in un prossimo futuro non sarà più così piacevole passeggiare per le eleganti vie di Talenti in periodi di festa, godendo della bellezza di un quartiere nel quale i negozi rappresentano identità e tradizione oltre l’opportunità di fare shopping, perchè le attività commerciali stanno lentamente morendo o meglio ne nascono di nuove ma nel giro di qualche anno chiudono. Il terzo municipio, come tanti altri nel nostro Paese, sta subendo delle trasformazioni: molti tradizionali negozi a gestione familiare chiudono a causa della crisi economica, della concorrenza dei grandi centri commerciali e dell’e-commerce sul web. In Italia nel 2019, secondo fonti ufficiali della Confesercenti, sono scomparsi più di 10 negozi al giorno e come afferma la Presidente Patrizia De Luise “ormai quasi un’attività commerciale indipendente su due chiude i battenti entro i tre anni di vita; le difficoltà del commercio, in particolare dei piccoli, sembrano ormai strutturali. È necessaria un’azione organica ad ampio spettro per restituire capacità di spesa alle famiglie”. “10 anni di ‘deregolation’ nata per rilanciare i consumi (liberalizzazione degli orari dei negozi – governo Monti DL 201/2011) non ha centrato l’obiettivo” continua P. De Luise “abbiamo in Italia una miriade di negozi a conduzione familiare e piccoli negozi che in un programma di revisione del commercio vanno presi in considerazione, altrimenti si creano dei problemi non solo occupazionali degli imprenditori e dei loro dipendenti ma anche per la vivibilità dei nostri quartieri. Anche il consumatore vede come cambia (in peggio) la qualità della vita quando viene a mancare quell’attività commerciale, il famoso presidio sociale o servizio sotto casa. Oggi l’economia è in crisi, i consumi sono in crisi, manca l’occupazione, abbiamo un e-commerce che avanza in modo prepotente, sicuramente è la modernizzazione e non la discutiamo; ciò che discutiamo è che ci devono essere regole uguali per tutti, bisogna salvaguardare il pluralismo commerciale, il lavoro, i consumatori e la vita di noi cittadini.”