Sono tempi duri per i residenti della provincia di Latina chi si appresta ad andare in pensione. Dal momento in cui cessano il rapporto di lavoro a quando arriva il primo assegno dell’Inps, spesso passano nove mesi. Un ritardo incredibile, che costringe i neo pensionati a ricorrere a prestiti per poter tirare avanti fino a quando non arriva l’assegno dell’Inps.
Il caso ora è all’attenzione del parlamento grazie alla deputata Marinella Pacifico: “In gran parte del territorio nazionale gli uffici provinciali Inps continuano a non erogare in tempi ragionevoli gli assegni pensionistici, in particolare l’ufficio provinciale di Latina eroga il beneficio mediamente in 9 mesi”, si legge nell’interrogazione presentata all’attenzione del ministro del lavoro, che chiede di potenziare gli uffici Inps della provincia di Latina.
“In questo limbo, il neo pensionato, ritrovandosi di fatto senza stipendio e senza pensione, è costretto in molti casi a ricorrere a prestiti bancari o agenzie finanziarie. La sede Inps di Latina gestisce un territorio vastissimo, comprensivo di 33 comuni (isole incluse) con un’utenza di circa 70.000 cittadini: numeri importanti se misurati al personale operativo che, a causa di pensionamenti e decurtazioni anche quest’anno, registra una sofferenza di organico con 18 nuovi ingressi a fronte di un’uscita di 34 unità; detta situazione, inevitabilmente, accrescerà i tempi di attesa. In sostanza, la sede Inps pontina, pur vantando un cluster 3A, ha avuto meno assegnazioni dell’Inps di Viterbo che risulta essere nel cluster 4°”.
La richiesta della parlamentare al ministro è di valutare “un significativo incremento di personale nella sede Inps di Latina”.