Sono interessanti i dati sul Lazio e sulle province di Roma e Latina presenti nel Rapporto Annuale sul Lavoro Domestico 2019 di Domina, Associazione Nazionale Famiglie Datori di Lavoro Domestico.
LA TENDENZA
I lavoratori domestici regolarmente assunti dalle famiglie italiane nel Lazio sono 127.219, dato in costante calo dal 2012 (-18%). I dati Inps registrano un numero di colf (71,9%) nettamente maggioritario, fenomeno abbastanza anomalo nel panorama nazionale. Nonostante la flessione delle colf e la stabilizzazione delle badanti, il divario è ancora molto accentuato.
LAVORATORI DOMESTICI
L’evoluzione del fenomeno si riflette anche sulle caratteristiche del lavoratore: il 42,9% dei domestici proviene dall’Est Europa e si registra una netta prevalenza del genere femminile (84,9%).
L’età media del lavoratore domestico è 47,5 anni e, per quanto riguarda le settimane lavorate, si registra una lieve prevalenza di chi ha completato l’anno lavorativo (51,9%). L’incidenza degli italiani è maggiore nei lavori domestici che non richiedono la convivenza (18%), mentre la mansione più frequente è quella di collaboratore generico (34%).
Spesa delle famiglie e impatto economico Il datore di lavoro ha un’età media piuttosto elevata (67 anni) e si registra una prevalenza femminile (54%).
Complessivamente, nel 2018 le famiglie nel Lazio hanno speso oltre un miliardo di euro per la retribuzione dei lavoratori domestici (stipendio, contributi, TFR). Il valore aggiunto prodotto da questa componente vale circa 2,5 miliardi di euro.
LE PROVINCE DI ROMA E LATINA
A livello provinciale, la distribuzione è fortemente sbilanciata verso la Capitale, dove si concentrano il 92,1% delle colf e l’83,5% delle badanti. Anche in termini relativi, a Roma si registra un’incidenza superiore alla media: 19,3 colf ogni 1000 abitanti (media regionale 15,5) e 10,7 badanti ogni 100 anziani (media 9,3).
In provincia di Latina le colf sono 2.521: sono 4,4 ogni mille abitanti. Un po’ meno sono le badanti: se ne contano 1.677, pari a cinque ogni cento anziani con più di 79 anni. Davvero poche rispetto alla richiesta, considerando che la media regionale è di 9,3. Peggio della provincia di Latina è solo quella di Frosinone.
PROSPETTIVE
Le prospettive demografiche rivelano come il numero di badanti sia destinato ad aumentare: nel 2050 nel Lazio vi saranno 370 mila anziani in più (ultra-ottantenni) a fronte di 18 mila bambini in meno (0-14 anni). Per questo, la componente anziana e quella infantile saranno sostanzialmente uguali (12,4% della popolazione contro 12,5%).