La sezione Anticrimine del Commissariato di Cisterna ha individuato l’autore di una truffa ai danni di un cittadino di Aprilia.
Attratto da un considerevole sconto offerto da una concessionaria d’auto in provincia di Verona, l’ignaro acquirente ha avviato on line trattative per l’acquisto di una Golf GTI presentata come praticamente nuova. Convinto dall’apparente serietà del concessionario, l’apriliano è andato di persona nella provincia veneta per sottoscrivere il contratto e versare la cifra pattuita – circa 20.000 euro – a cui avrebbe dovuto aggiungere la sua vecchia auto in permuta.
La transazione e i bonifici hanno avuto luogo nella sede della società, esteriormente del tutto credibile e dotata di uffici, arredi, insegne e parcheggi per il parco auto. Il cittadino apriliano è rientrato poi in sede in attesa di essere ricontattato per il prelievo effettivo e la comunicazione dei dati identificativi dell’autovettura.
Tuttavia il sedicente concessionario, più volte sollecitato al perfezionamento materiale del contratto, continuava a prendere tempo ma le contempo rassicurava l’acquirente garantendogli che sarebbe sceso personalmente ad Aprilia per la consegna dell’auto. Quella sarebbe stata però l’ultima telefonata intercorsa tra le parti, in quanto il venditore si è poi reso irreperibile e ha costretto l’acquirente a rivolgersi alla Polizia.
Gli accertamenti svolti dal Commissariato di Cisterna hanno accertato come, con un vero effetto “luna park”, fosse stato in realtà creato un allestimento posticcio degno di un set cinematografico per la durata di circa due mesi, poi smantellato nel corso di una notte e che aveva consentito di attrarre e truffare decine di persone in tutta Italia.
Le indagini bancarie e telematiche svolte hanno quindi permesso di identificare l’autore della truffa, L.A. 21 anni, gravato da pregiudizi di polizia specifici, nonché la società fittiziamente costituita. Vista l’ampiezza del raggiro, un’associazione di tutela dei diritti dei consumatori si è occupata attivamente del caso, con la finalità di riunire in un’unica azione, anche a fini civili, molte delle vittime del raggiro.