Sono serviti 15 anni alla Telecom per far valere le sue ragioni, ma alla fine il colosso della telefonia l’ha spuntata e i ripetitori per cellulari installati ad Aprilia resteranno al loro posto. Nel maggio del 1999 il Comune ordinò alla Telecom Italia Mobile-Tim spa di sospendere i lavori con cui, su impianti preesistenti, stava cambiando le antenne e, a luglio, ordinò alla stessa società di demolire quelle opere, bollate come abusive, e ripristinare lo stato dei luoghi. La Telecom ha impugnato quei provvedimenti al Tar, sostenendo che non aveva compiuto alcuna modifica dei manufatti, sostituendo soltanto le apparecchiature per garantire copertura ai telefonini.
Il Comune ha invece insistito sostenendo che il traliccio era stato innalzato di 25 metri, senza alcuna comunicazione all’amministrazione di quell’intervento. Una tesi, quest’ultima, che non ha retto. Il Tar del Lazio ha accolto, seppure a distanza di così tanto tempo, il ricorso della società telefonica e annullato l’ordine di demolizione: i ripetitori non si toccano.
19/07/2014