Tutto era iniziato con una nota del 25 ottobre 2019, con cui i sindacati Cgil e Cisl chiedevano al Prefetto di Roma di esperire le procedure di raffreddamento e di conciliazione per individuare una possibile soluzione alle “gravi problematiche del personale del Comune di Nemi legate alla mancanza totale di relazioni sindacali”. “L’amministrazione comunale di Nemi per ben due volte, seppur convocata dalla Prefettura di Roma, è risultata assente e la procedura si è quindi conclusa con esito negativo”, spiegano le sigle sindacali in una nota. “Su nostro esposto e a seguito della comunicazione della Prefettura di Roma, la Commissione ha disposto l’apertura del procedimento per il “mancato espletamento delle procedure di raffreddamento e di conciliazione”, nonostante l’obbligo di esperire un tentativo preventivo di conciliazione, presso la competente Prefettura, prima della proclamazione di un eventuale sciopero. Nel corso di tale procedimento di valutazione, il Comune di Nemi non ha presentato osservazioni né ha chiesto di essere sentita in audizione, omettendo anche di comunicare, ai fini dell’applicazione dell’eventuale sanzione i riferimenti del proprio legale rappresentante pro-tempore”.
Per tale motivo è stata irrogata la sanzione ed è stato invitato l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Roma ad adottare apposita ordinanza-ingiunzione entro 30 giorni.
“Riteniamo comunque necessario – chiosano i sindacati – che il Comune di Nemi metta in atto immediatamente tutte le azioni necessarie affinché ci sia una maggiore attenzione alle politiche del proprio personale e che non sia più necessario, per le parti sociali, rivolgersi ad enti terzi per la risoluzione delle problematiche dei lavoratori. Auspichiamo che la sanzione non debba essere a carico degli ignari cittadini di Nemi, ma sia pagata dai diretti responsabili”.