“All’esame della situazione non sono emerse criticità o necessità di interventi diversi da quelli legati alla prudenza e già individuati dalla normativa regionale e nazionale e ampiamente diffusi dalla stampa e dal Comune di Cori – spiega il sindaco Mauro De Lillis –. In particolare si è concordato che i medici di famiglia continuino a monitorare la situazione in relazione a specifiche richieste dei cittadini e che i familiari del nostro concittadino rimangano a casa, fino a quando la ASL, già attivatasi, non controlli la rete di contatti stretti e verifichi la situazioni di ciascuno.
Nel frattempo si è concordato che il Comune, in via del tutto precauzionale, effettuerà nei prossimi giorni, la sanificazione delle Scuole, dei Centri Anziani, della Casa Comunale, invitando altresì le famiglie a monitorare l’eventuale comparsa di febbre ricorrendo, ove necessario, ai consigli del proprio medico di famiglia”.
Al Comune di Cori nel frattempo si è insediato il COC – Centro Operativo Comunale – che è la struttura prevista dalla legge per la gestione delle emergenze, di qualsiasi natura, che interessino il territorio del comune.
“La Protezione Civile – aggiunge il sindaco – provvederà a assicurare eventuale supporto alle famiglie che dovessero adottare misure di isolamento su base volontaria. Il COC si riunirà all’evolversi della situazione al fine di dare risposte alle esigenze che eventualmente si rendessero evidenti dandone immediata comunicazione alla popolazione”.
Infine, le raccomandazioni: “Ora più che mai è importante che ognuno di noi dimostri la sua collaborazione e il suo senso civico per tenere sotto controllo un possibile contagio. I protocolli legati all’emergenza sono già attivi. È fondamentale non affidarsi al caso e non lasciarsi dominare dal panico; ricordo a tutti di osservare le precauzioni indicate nel decalogo del Ministero, di continuare a condurre la vita normale di tutti i giorni e in caso di eventuale comparsa di sintomi di rivolgersi telefonicamente al proprio medico curante. Senza allarmismi e senza panico; raccomando una maggiore prudenza e precauzione alle persone con più di 65 anni e a quelle con patologie pregresse o con sistema immunitario deficitario”.