DIPENDENTI COMUNALI
“Occorre contrastare – spiega a il Caffè di Roma l’assessore al Personale, Antonio De Santis – i dipendenti infedeli con un approccio integrato, che sappia tenere insieme livelli diversi. A fine 2016 abbiamo introdotto un codice di comportamento dei dipendenti di Roma Capitale che ci ha consentito di intensificare i controlli e di far emergere una maggiore quantità di condotte illecite. Allo stesso tempo è fondamentale costruire il miglior ecosistema possibile in cui operare, a partire da un’effettiva valorizzazione di merito, professionalità e capacità di ogni dipendente”. Per questo il lavoro di riorganizzazione strutturale che “abbiamo garantito alla macchina amministrativa costituisce un forte antidoto ai comportamenti truffaldini poiché crea condizioni di lavoro avanzate, in cui tutti si sentono coinvolti sulla base del proprio specifico percorso lavorativo. In questo modo – continua De Santis – la minoranza infedele viene automaticamente isolata e diventerà sempre più difficile comportarsi in modo inadeguato”.
LA SCUOLA DI FORMAZIONE CAPITOLINA
In tale contesto svolge una funzione determinante la Scuola di Formazione capitolina: “in quanto – sempre secondo l’assessore De Santis – consente a tutti di mantenersi, in modo proattivo, sempre in linea con i nuovi bisogni e le nuove dinamiche della pubblica amministrazione. Altro strumento dirimente è il regolamento incentivi, che la Giunta sta per approvare proprio in questi giorni. Viene infatti prevista l’attribuzione di specifici incentivi economici finalizzati a favorire l’efficienza e l’efficacia nel perseguimento della realizzazione e dell’esecuzione a regola d’arte dei lavori, servizi e forniture, nei tempi previsti dal progetto, valorizzando – conclude l’assessore – le professionalità interne all’amministrazione. In questo modo si rendono rende le gare sempre più impermeabili ai fattori esterni, costruendo un vero e proprio argine anticorruzione. Nel complesso abbiamo messo in campo un ventaglio interconnesso di misure per prevenire e per fronteggiare gli illeciti, che riguardano appunto una minoranza scorretta affinché non leda e danneggi la maggioranza sana e operosa”. Il messaggio sarebbe già arrivato forte e chiaro alle orecchie di tutti i dipendenti, anche su impulso della prima cittadina. Insomma, come dicevano i nostri nonni, dipendente avvisato, mezzo salvato