«Guardiamo la tv, ascoltiamo la radio, ci sentiamo bombardati ma anche a volte stupidamente invincibili… il pericolo sembra sempre lontano… e poi all’improvviso ti sale la febbre e la tosse, sarà tutta l’acqua e il freddo presi al campo, sarai stressato… e poi all’improvviso non riesci più a respirare. Giovedì ai primi sintomi di una semplice influenza mi sono messo sotto le coperte a riposare, ciò che avevo fatto era come sempre casa/lavoro lavoro/ casa, poi brividi e mal di testa ed è salita la febbre e ho iniziato a contattare il dottore che con immensa disponibilità mi ha seguito a distanza, perché non è possibile essere visitati ne andare in ospedale, quindi si può solo immaginare la difficoltà immane di un dottore che si trova dall’altra parte del telefono e la tensione di chi sta a casa e non sa cosa fare».
Il post prosegue: «Dopo terapie e sempre monitorato si arriva a domenica, la febbre non scende e l’ansia sale fra qualche battuta per sdrammatizzare e continuando a pensare tutto forse come impossibile. Domenica da un certo punto in poi era impossibile respirare, catapultati in un film arriva il 118: guardate amore di mamma e papà sono arrivati gli Star Wars, così fanno la fotografia al petto nostro papino con una macchina fotografica speciale e lo riportano più forte e muscoloso di prima come mister incredibile. È domenica sera Direzione Latina, tac polmonite interstiziale. Ricovero immediato e terapia d’ossigeno. Metti la paura, lo smarrimento, il senso di affetto e di responsabilità per chi ti sta e ti è stato vicino».
La testimonianza fa capire quanto non bisogna sottovalutare il virus e soprattutto che bisogna adottare tutti comportamenti responsabili e coscienziosi per evitare il diffondersi del contagio.