Diventa sempre più complicata la vicenda legata all’imprenditore di Latina Roberto Berardi, recluso nel carcere della Guinea Equatoriale e torturato da ormai quasi due anni. I cari del pontino rendono nota una strana coincidenza: il testimone chiave che avrebbe dovuto provare l’innocenza di Berardi nel processo contro Teodorin è morto in un incidente stradale. I fatti il 28 luglio nella strada tra Malabo e Bata. «Ancora prima di avvertire le autorità italiane o la famiglia – spiegano dal Comitato per la Liberazione dell’uomo -, hanno provveduto a trattare il corpo con la formaldeide. Sul referto dell’obitorio si legge che è stato fatto su richiesta della famiglia per permettere la conservazione del corpo in attesa del trasferimento in Italia. Peccato che questo trattamento impedisca di fatto un’accurata autopsia, che sul posto non è stata eseguita, e poteva essere richiesta in Italia, che la famiglia non avesse mai autorizzato detto trattamento e che il corpo non sia ancora giunto in patria, causa molteplici impedimenti posti in essere dalle autorità guineane». Per tutti i dubbi che questa vicenda porta a nascere la famiglia ha sporto denuncia ed ha chiesto – nuovamente – aiuto alle autorità italiane.
20/08/2014