Tutti d’accordo: il nuovo ospedale serve
«Puntiamo molto alla realizzazione del nuovo ospedale nel comune capoluogo. Avere una nuova struttura, all’avanguardia e con le funzioni di dea (dipartimento di emergenza e accettazione n.d.r.) di secondo livello è un obiettivo primario su cui lavoriamo da tempo. Oggi finalmente registriamo una volontà di intenti decisa e senza sbavaturea. Crediamo che l’offerta sanitaria in questa provincia si debba esaltare con la verticalizzazione sulla città di Latina dove ci sia locato un vero ospedale dea di secondo livello, capace di dare le risposte alla città di Latina ed all’hinterland provinciale. Abbiamo avuto modo di interloquire con il presidente Zingaretti ed anche lui sostiene questa missione. Inoltre, in questo particolare momento, l’attenzione dello Stato e dell’Europa verso la sanità è ai massimi livelli. Dobbiamo cavalcare questa condizione ed essere capaci di approfittarne e dotare il nostro territorio di ciò che ci occorre».
L’iter con le carte a posto
Stavolta non sarà la burocrazia delle scartoffie a mettersi di traverso. «Il terreno su cui si andrà a costruire il nuovo ospedale di Latina è di proprietà regionale; inoltre il comune negli anni passati ha fatto un’apposita variante urbanista che predispone l’area alla realizzazione del presidio. Questo è un aspetto importantissimo perché significa che l’iter autorizzativo è di fatto già tracciato ed il permesso a costruire non necessita di ulteriori concessioni. Bisogna solamente depositare il progetto presso gli uffici comunali».
Verso il “giorno zero”
Con il percorso delineato e le volontà univoche, manca ancora qualche tassello per completare il mosaico. «L’elaborazione della timeline dipende dalla definizione del giorno zero, ovvero quando ci sarà l’individuazione certa e definita delle risorse. Questo costituisce il primo obiettivo, con l’appostamento delle somme necessarie per poter procedere. Ciò è stato già possibile per l’ospedale di Formia dove abbiamo avuto modo di fissare la copertura finanziaria e oggi possiamo dire che tra 18 mesi avremo il progetto completo per andare in gara e nei successivi 18 – 24 mesi si potrà realizzare. Abbiamo posto quale obiettivo il 2023 per il taglio del nastro. Per Latina attendiamo con grossa attenzione la ripartizione delle prossime risorse finanziarie-sanitarie (nazionali n.d.r.) dove ci risulta ci possa essere un’importante somma per coprire il progetto dell’ospedale. Contiamo di avere tale conferma entro fine estate. A quel punto diremo se l’ospedale si realizzerà in 1, 3, 5 o 10 anni (che onestamente mi sembrano troppi), ma anche su questo inciderà la volontà di procedere verso la realizzazione di un’opera ritenuta importantissima da tutti».
L’attuale Santa Maria Goretti va in pensione?
Nel piano straordinario degli investimenti annunciato recentemente dall’assessore alla sanità D’Amato è stato incluso l’ampliamento della struttura e la realizzazione di un nuovo edificio al Santa Maria Goretti. Ma cosa ne sarà quando Latina si sarà dotata di un nuovo ospedale? «Con il presidente Zingaretti si sta ragionando anche su questo. L’immobile è particolarmente importante e si potrebbe valutare di realizzare un’operazione finanziaria attraverso la vendita a terzi. È un’area al centro di Latina ed appetibile dai privati per diverse ragioni, che possa essere per esempio una struttura alberghiera o altro. Si potrebbe configurare quindi la possibilità di un flusso finanziario da aggiungersi alle risorse disponibili per la sanità pontina».