viene chiesto al Presidente della Giunta Regionale del Lazio di formulare la Dichiarazione dello Stato di Calamità Naturale e d’emergenza per le zone del territorio comunale interessate dalle conseguenze di natura ambientale, “al fine di sollecitare l’adozione di provvedimenti urgenti e straordinari sulla messa in sicurezza e bonifica dei luoghi, nonché per i benefici riconoscibili, ai sensi delle vigenti norme, in favore delle attività commerciali, stabilimenti industriali e commerciali, coltivatori diretti, aziende agricole e zootecniche colpite dall’evento”.
La mozione impegna inoltre il sindaco a “inoltrare alla commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlate, una dettagliata relazione su quanto accaduto e più in generale sulla particolare rilevanza che il tema presenta in questo territorio al fine di richiamare l’attenzione su possibili attività illecite della criminalità organizzata”. Aprilia si costituirà anche parte civile “nel caso in cui venga ravvisata ipotesi di reato nell’instaurando processo penale”.
Viene sollecitata anche l’Associazione dei Comuni d’Italia “ad attivare immediate soluzioni economiche e legislative finalizzate a dare reali poteri ai Sindaci e agli enti locali, a stanziare i necessari finanziamenti per garantire alle Polizie Locali, ai nuclei NOE dei Carabinieri, alle Arpa territoriali, al corpo dei Vigili del Fuoco, alle ASL, alle Protezioni civili, la giusta dotazione di personale e attrezzature per prevenire e far fronte tempestivamente a questo genere di eventi”.
Infine, nasce l’Osservatorio Territorio e Ambiente, “al fine di dotare l’Ente di un Comitato Scientifico e nel contempo di coinvolgere i cittadini, mediante le diverse forme di rappresentanza spontanee ed associative, per la difesa del territorio in tutti i suoi aspetti di tutela ambientale”.