Stavolta è qualcosa di più di una ragazzata, è un vero e proprio sfregio alla civiltà, un gesto talmente vigliacco da non trovare alcuna giustificazione.
La vicenda avviene in pieno agosto al Parco Manaresi, al centro di Aprilia. Da pochi giorni è stata installata una giostra progettata per i disabili in carrozzella, bambini, ma anche ragazzi, sfortunati che per nascita, per malattia o per evento traumatico non possono usare più le gambe.
Il Parco Manaresi è nato grazie all’impegno di alcuni volontari e del Comitato di Quartiere che ha sempre avversato le varie amministrazioni il cui progetto era quello di fare in quell’area un enorme parcheggio o addirittura palazzine residenziali o piccoli nuclei commerciali. È nato un bel parco, con un’area attrezzata per i giochi dei bambini, anche quelli che presentano varie disabilità. Un parco sempre pieno di bimbi e di mamme, in continua espansione: quando si riescono a raccogliere abbastanza fondi, si installa una nuova giostra. E così è successo ultimamente per 2 nuove altalene adatte anche ai bambini di piccola età. E così e successo per questa nuova giostra dedicata ai disabili in carrozzella: una piccola altalena dove si può salire con tutta la carrozzella e ondeggiare in tutta tranquillità, grazie ai vari fissaggi di sicurezza.
È normale vedere un bambino ‘normodotato’, attirato dai colori e dalla novità, salire ugualmente su quella giostra particolare, in fondo il bimbo non distingue una giostra da un’altra, per lui tutte sono occasione di gioco, e la giostra è progettata anche per prevedere questi giocosi ‘assalti’ di bimbi; quello che non si può progettare invece è la difesa dai vandali, ragazzi o adolescenti, magari già fisicamente ben più prestanti dei loro genitori, ma il cui cervello evidentemente è rimasto ad una fase primitiva. La loro dannosa attività sulle giostre del parco è talmente intensa che i volontari che curano la sicurezza sono costretti ad intervenire con manutenzioni straordinarie praticamente ogni settimana. Attenzione, stiamo parlando di volontari, che ogni tanto riescono ad ottenere anche qualche mezzo di aiuto dall’amministrazione comunale, ma il cui lavoro resta comunque interamente volontario e non retribuito. E la quasi totalità dei danni è dovuta proprio a questi ragazzetti sviluppati e decerebrati che, soprattutto nelle ore notturne, infestano le giostre dei bimbi. Le loro ‘ragazzate’ mettono a rischio l’incolumità dei bambini che la mattina dopo vanno sulla giostrina, danneggiata magari durante la notte: può succedere (è successo) che la mattina dopo il genitore non si accorga del danneggiamento e i volontari che le riparano non possono certo essere presenti tutti i giorni a tutte le ore. Ebbene qualche perfetto adolescente decerebrato e soprattutto vigliacco, forse sotto effetto di qualche sostanza o semplicemente per farsi bello coi suoi compari, ha deciso di mettere mano alla giostra per handicappati (con tanto di cartelli che ne riservano l’uso) rompendo una barra di metallo che fungeva da aiuto per la salita sulla giostra di chi è in carrozzella e anche da sicurezza. Naturalmente un uomo di tale valore si è ben guardato dall’avvisare poi qualcuno che la giostra era diventata anche pericolosa, nascondendosi vigliaccamente nell’anonimato.
O magari (lasciatemelo sperare) la bravata è stata dannosa sì, ma non voluta. E allora lanciamo l’appello a questo o a questi ragazzi di uscire da quel vigliacco anonimato, di farsi avanti, ammettere la colpa e contribuire alle riparazioni, non coi soldi, ma col proprio impegno; farsi avanti anche semplicemente attraverso una email al presidente del CdQ Aprilia Centro [email protected].
Intanto al Parco Manaresi sono state installate telecamere gestite dai Carabinieri di Aprilia, sperando possano contribuire ad individuare i vandali che imperversano un po’ in tutta la città.
E a questo punto noi lanciamo un appello anche a nome della cittadinanza che sente di avere ancora un senso civico, a nome dei bambini del parco, a nome degli handicappati: un appello diretto al Sindaco di Aprilia Antonio Terra e al comandante dei Carabinieri, Tenente Colonnello Andrea Mommo, affinché prendano più a cuore la lotta contro maleducazione e incivilta.
Ma l’appello è anche a tutti gli apriliani, soprattutto i ragazzi, il cui senso civico è messo a dura prova da una dilagante barbarie, a resistere e combattere anche solo con piccoli gesti, magari gettando la carta nel cestino, evitando di buttare i mozziconi di sigarette per terra, raccogliendo gli escrementi dei propri animali (come prescrive la legge e il vivere civile) perché è proprio l’aver visto sempre impuniti questi piccoli atteggiamenti di inciviltà che giustifica nella testa di alcuni ragazzi un comportamento così incivile e vigliacco.
La vicenda avviene in pieno agosto al Parco Manaresi, al centro di Aprilia. Da pochi giorni è stata installata una giostra progettata per i disabili in carrozzella, bambini, ma anche ragazzi, sfortunati che per nascita, per malattia o per evento traumatico non possono usare più le gambe.
Il Parco Manaresi è nato grazie all’impegno di alcuni volontari e del Comitato di Quartiere che ha sempre avversato le varie amministrazioni il cui progetto era quello di fare in quell’area un enorme parcheggio o addirittura palazzine residenziali o piccoli nuclei commerciali. È nato un bel parco, con un’area attrezzata per i giochi dei bambini, anche quelli che presentano varie disabilità. Un parco sempre pieno di bimbi e di mamme, in continua espansione: quando si riescono a raccogliere abbastanza fondi, si installa una nuova giostra. E così è successo ultimamente per 2 nuove altalene adatte anche ai bambini di piccola età. E così e successo per questa nuova giostra dedicata ai disabili in carrozzella: una piccola altalena dove si può salire con tutta la carrozzella e ondeggiare in tutta tranquillità, grazie ai vari fissaggi di sicurezza.
È normale vedere un bambino ‘normodotato’, attirato dai colori e dalla novità, salire ugualmente su quella giostra particolare, in fondo il bimbo non distingue una giostra da un’altra, per lui tutte sono occasione di gioco, e la giostra è progettata anche per prevedere questi giocosi ‘assalti’ di bimbi; quello che non si può progettare invece è la difesa dai vandali, ragazzi o adolescenti, magari già fisicamente ben più prestanti dei loro genitori, ma il cui cervello evidentemente è rimasto ad una fase primitiva. La loro dannosa attività sulle giostre del parco è talmente intensa che i volontari che curano la sicurezza sono costretti ad intervenire con manutenzioni straordinarie praticamente ogni settimana. Attenzione, stiamo parlando di volontari, che ogni tanto riescono ad ottenere anche qualche mezzo di aiuto dall’amministrazione comunale, ma il cui lavoro resta comunque interamente volontario e non retribuito. E la quasi totalità dei danni è dovuta proprio a questi ragazzetti sviluppati e decerebrati che, soprattutto nelle ore notturne, infestano le giostre dei bimbi. Le loro ‘ragazzate’ mettono a rischio l’incolumità dei bambini che la mattina dopo vanno sulla giostrina, danneggiata magari durante la notte: può succedere (è successo) che la mattina dopo il genitore non si accorga del danneggiamento e i volontari che le riparano non possono certo essere presenti tutti i giorni a tutte le ore. Ebbene qualche perfetto adolescente decerebrato e soprattutto vigliacco, forse sotto effetto di qualche sostanza o semplicemente per farsi bello coi suoi compari, ha deciso di mettere mano alla giostra per handicappati (con tanto di cartelli che ne riservano l’uso) rompendo una barra di metallo che fungeva da aiuto per la salita sulla giostra di chi è in carrozzella e anche da sicurezza. Naturalmente un uomo di tale valore si è ben guardato dall’avvisare poi qualcuno che la giostra era diventata anche pericolosa, nascondendosi vigliaccamente nell’anonimato.
O magari (lasciatemelo sperare) la bravata è stata dannosa sì, ma non voluta. E allora lanciamo l’appello a questo o a questi ragazzi di uscire da quel vigliacco anonimato, di farsi avanti, ammettere la colpa e contribuire alle riparazioni, non coi soldi, ma col proprio impegno; farsi avanti anche semplicemente attraverso una email al presidente del CdQ Aprilia Centro [email protected].
Intanto al Parco Manaresi sono state installate telecamere gestite dai Carabinieri di Aprilia, sperando possano contribuire ad individuare i vandali che imperversano un po’ in tutta la città.
E a questo punto noi lanciamo un appello anche a nome della cittadinanza che sente di avere ancora un senso civico, a nome dei bambini del parco, a nome degli handicappati: un appello diretto al Sindaco di Aprilia Antonio Terra e al comandante dei Carabinieri, Tenente Colonnello Andrea Mommo, affinché prendano più a cuore la lotta contro maleducazione e incivilta.
Ma l’appello è anche a tutti gli apriliani, soprattutto i ragazzi, il cui senso civico è messo a dura prova da una dilagante barbarie, a resistere e combattere anche solo con piccoli gesti, magari gettando la carta nel cestino, evitando di buttare i mozziconi di sigarette per terra, raccogliendo gli escrementi dei propri animali (come prescrive la legge e il vivere civile) perché è proprio l’aver visto sempre impuniti questi piccoli atteggiamenti di inciviltà che giustifica nella testa di alcuni ragazzi un comportamento così incivile e vigliacco.
28/08/2014