Giunti sul posto, i poliziotti sono stati accolti dal richiedente, un anziano signore, il quale gli ha riferito che poco prima il figlio, tossicodipendente di quasi 60 anni, aveva dato in escandescenza a seguito dell’ennesimo rifiuto di denaro da parte dei genitori i quali, esausti dalle continue richieste, gli avevano detto di no soprattutto perché sarebbe stato usato per l’acquisto di stupefacente.
Raggiunta l’abitazione, gli agenti hanno trovato all’interno l’uomo segnalato, il quale aveva con sé un cane di grossa taglia, per l’esattezza un Pitbull che, incitato dallo stesso padrone, ha tentato di aggredire i due poliziotti.
Solo la prontezza di riflessi degli agenti ha consentito loro di schivare il pericolo. Infatti, pur nella concitazione delle fasi, sono riusciti a rinchiudere l’animale in una stanza dell’appartamento, per poi potersi difendere dal padrone che tentava di aggredirli fisicamente brandendo un grosso frammento di vetro.
Mentre gli agenti provvedevano a disarmarlo, l’uomo è riuscito ugualmente a riaprire la porta della stanza dove si trovava il pitbull aizzandolo nuovamente contro gli agenti che, fortunatamente, sono riusciti a liberarsene richiudendolo di nuovo. Subito dopo sono riusciti ad immobilizzare anche il padrone che, non contento, ancora in forte stato di agitazione, paradossalmente ha morso lui stesso uno dei due poliziotti alle dita della mano sinistra, provocandogli una profonda ferita per la quale si sono rese necessarie le cure dei sanitari del pronto soccorso.
Una volta riportata la situazione sotto controllo, l’uomo, identificato per T.M. di 59 anni, pregiudicato, tossicodipendente, è stato accompagnato presso gli uffici della Squadra Volante e tratto in arresto per i reati di violenza, minaccia, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, maltrattamenti in famiglia, tentata estorsione.
Personale dell’Asl si è occupato di accalappiare il cane mordace, privo del regolare microchip e trasportarlo presso il canile comunale. Del tutto è stato informato il pm di turno presso la Procura della Repubblica di Latina il quale ha disposto di associare il detenuto alle Camere di Sicurezza della Questura, in attesa della sua collocazione presso la Casa Circondariale di Velletri, a disposizione per la successiva udienza di convalida.