A Lariano è stato arrestato qualche giorno fa dai carabinieri, su mandato di cattura internazionale delle autorità scozzesi F.M. 60 anni, che con il suo fucile, durante una battuta di caccia in Scozia uccise accidentalmente il suo amico cacciatore come lui Marco Cavola nel marzo del 2019. Accusato di omicidio, dalle autorità giudiziarie scozzesi, che fecero le indagini all’epoca dei fatti, tornò distrutto dal dolore a Lariano, dove gestisce alcune attività imprenditoriali di famiglia. A distanza di circa un anno e mezzo arriva la richiesta di arresto inviata dalla procura scozzese del distretto di Dundee e di estradizione per quando ci sarà il processo nella contea dove accadde il tragico fatto. La Corte d’Appello italiana dovrà decidere in merito alla richiesta di estradizione nei prossimi mesi, quando inizierà il processo in Scozia.
Il fatto risale alla primavera del 2019 quando dalla Scozia giunse a Lariano la triste notizia della morte di un giovane padre, marito e imprenditore edile di 42 anni. Marco Cavola rimase infatti vittima di un incidente di caccia in Scozia, vicino il Dundee, dove era partito con due amici cacciatori, anche loro di Lariano. Marco Cavola, nella foto (classe 1976) avrebbe compiuto 43 anni ad aprile 2019: era molto conosciuto nella cittadina dove era nato e viveva, era titolare di una ditta edile e di movimento terra, era sposato e aveva tre figli piccoli, due bambine e un bambino. I funerali si tennero a Lariano l’11 aprile, dopo che la salma rientrò in Italia. L’indagato è difeso dall’avvocato Ascanio Cascella del foro di Velletri. Si trova ora agli arresti domiciliari dopo alcuni giorni passati in carcere a Velletri.