Il castello che caratterizza il borgo medievale di Pratica di Mare è di nuovo al centro del dibattito pubblico a Pomezia. L’associazione Latium Vetus, che a novembre ha segnalato l’accatastamento del maniero come civile abitazione di classe A/2, oggi fa sapere di aver inviato all’Agenzia delle Entrate – Direzione generale del Catasto di Roma una richiesta di rettifica della categoria catastale del castello, che secondo l’associazione dovrebbe essere invece classificato nella A/9. “Quella che – scrive Latium Vetus – come vuole la stessa Agenzia delle Entrate, ricomprende ‘i castelli ed i palazzi eminenti che per la loro struttura, la ripartizione degli spazi interni e dei volumi edificati non sono comparabili con le Unità tipo delle altre categorie'”.
Il castello risulta composto da 55,5 vani per una superficie di 1606 mq, esclusi gli spazi esterni. “Al di là della sua enorme superficie e del numero di stanze che lo compongono, va precisato che il Castello Borghese di Pratica di Mare rientra addirittura nel novero del patrimonio culturale per via dell’eminente pregio artistico e storico! Altro che normalissima “civile abitazione”… com’è stato possibile ricomprendere un castello sotto la categoria catastale propria delle normali abitazioni civili?”. Resta da capire quale sarà la risposta del Catasto in merito.
A novembre il Caffè ha chiesto spiegazioni sulla vicenda alla società Nova Lavinium srl, intestataria di quasi la totalità degli immobili siti nel borgo di Pratica di Mare, non ricevendo risposta. Per dovere di cronaca tuttavia dobbiamo precisare che, da visura storica per immobile, la proprietà in questione risulta di un’altra srl, la P.G.B. Wonder Properties con sede in piazza Camillo Borghese 14, peraltro la stessa della Nova Lavinium.