Sentita ed emozionante manifestazione a Genzano in ricordo della Shoah questa mattina al Parco Giulio Amati, il cittadino genzanese di origine ebraica deportato e ucciso a 31 anni nel campo di concentramento tedesco Auschwitz e poi ucciso a quello di Lansdberg nel ’44. Parco Amati fu inaugurato nel 2016 dall’allora amministrazione genzanese guidata dal sindaco Flavio Gabbarini, alla presenza delle tre figlie di Amati e dei nipoti e pronipoti. Stamattina l’amministrazione comunale di Genzano ha partecipato con il sindaco Zoccolotti, la presidente del consiglio comunale Patrizia Mancini, tutta la giunta e l’intero consiglio comunale ed ha consegnato ad Andrea Di Veroli e Alessia Salmoni, nipoti di Giulio e Amati, la cittadinanza onoraria alle loro madri e alle loro zie Dora, Enrica e Ornella, ancora viventi, che negli anni passati sono sempre venute a Genzano per questa occasione del Giorno della Memoria. Quest’anno a causa del Covid e dell’età avanzata hanno mandato i loro saluti ma non sono intervenute. Presenti alla deposizione della corona e all’iniziativa la polizia locale con il gonfalone, la polizia di stato e i carabinieri di Genzano, oltre che i rappresentanti dell’Anpi. Inoltre i giovani studenti Giordano Attenni e Samuel Nocera, rappresentanti delle scuole superiori Vailati e Pertini, hanno ricordato il Giorno della Memoria con alcune lettere preparate dagli studenti. Presenti anche gli ex sindaci di Genzano Pesoli, Ercolani e Gabbarini, il presidente Aned sezione di Roma Aldo Pavia, altre associazioni e un nutrito gruppo di cittadini genzanesi, rispettando le norme anti covid in vigore della zona arancione. Il consiglio comunale di Genzano aveva votato all’unanimità la cittadinanza onoraria l’altro ieri per la senatrice Liliana Segre e le 3 figlie di Amati.
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