Tra le opere d’arte divenute simbolo del settimo centenario della morte di Dante che tutto il mondo sta celebrando dall’inizio del 2021, entra di diritto il “profilo dantesco” disegnato e poi scolpito dal maestro Stefano Piali, 65 anni, pittore e scultore di fama internazionale residente a Marino.
L’opera, il cui progetto finale ha visto la realizzazione di una scultura in marmo di Carrara bianco, alta un metro e per sei quintali di peso, è disponibile nella versione-bozzetto in terracotta patinata e nello studio grafico per il cui disegno alla base il maestro Piali ha scelto di unire il tratto della matita sanguigna e il pastello.
L’immagine è divenuta l’icona del manifesto culturale dal titolo Dante: il percorso del desiderio, promosso dall’Associazione culturale La Terzina in partenariato con la Città di Marino, Comune capofila del progetto al quale hanno dato il loro patrocinio anche i Comuni di Grottaferrata, Ariccia, Albano Laziale, Castel Gandolfo, Genzano di Roma e Lanuvio.
«Questo profilo dantesco è nato da una lunga ricerca iconografica, plastica-scultorea, da una serie di studi iniziati molti anni fa sul personaggio Dante che è stato per me sempre una grande fonte di ispirazione», spiega l’artista. « Ho voluto evidenziare la dinamicità e la modernità dell’Alighieri. Tanto che, se la si vede bene, quest’opera ha due volti, non uno soltanto. Ho provato a rappresentare sia l’aspetto materiale sia quello spirituale di Dante. Un personaggio oggi più contemporaneo di ieri che per questo sentiamo molto vicino a noi».