Consiglio comunale accesissimo a Cisterna che decreta la fine dell’amministrazione Carturan. La seduta aperta alle 10 e 20 di oggi, 30 gennaio 2021, ha visto 24 presenti su 25: assente proprio il sindaco.
Il dibattito è stato aperto dal consigliere Marco Mazzoli del gruppo misto che ha ravvisato un vizio di forma nella mozione in quanto tra i destinatari non era presente il primo cittadino. Inoltre, criticando l’iniziativa della sfiducia, Mazzoli ha abbandonato l’aula unitamente agli altri altri componenti del gruppo. Sarà a fine seduta il segretario comunale a chiarire che tale formalità non risulta inficiante, in quanto comunque era presente la notifica del provvedimento a Carturan. La discussione in aula è durata circa tre ore in cui si è assistito ad un rimbalzo di responsabilità e compartecipazione, accuse di egoismi ed egocentrismi, del mancato rispetto del mandato elettorale. Bollato per fallito il “ricostruiamo”, lo slogan politico con cui Caturan aveva messo in cascina 9500 preferenze nel 2018. Menzionata più volte anche l’inchiesta touchdown, i cui strascichi evidentemente ancora rappresentano un macigno per Cisterna.
Gli esponenti del movimento 5stelle hanno anche presentato una richiesta di emendamento all’oggetto della mozione di sfiducia, richiesta non accolta dal presidente del consiglio comunale che, non senza attimi concitati, ha rilevato l’assenza delle cinque firme necessarie per la discussione in aula.
Arrivati alla resa dei conti, al momento della votazione in aula i presenti erano 14: i 12 firmatari della sfiducia e i 2 dei 5stelle, assenti tutti gli altri, compreso l’avversario di sempre, Gialcuca Del Prete, che ha abbandonato la seduta prima del voto. I quattordici consiglieri, rappresentando la maggioranza assoluta, si sono espressi favorevolmente consentendo il passaggio della sfiducia e contestualmente, per alzata di mano, hanno votato l’immediatezza degli effetti decretando così lo scioglimento del consiglio comunale.
Adesso, finita anzitempo l’amministrazione Carturan, a Cisterna arriverà il commissario che traghetterà la città alle prossime elezioni, probabilmente in primavera pandemia permettendo.
È la seconda amministrazione che cade in provincia di Latina in questo inizio 2021, dopo le dimissioni della sindaca di Formia Paola Villa.