«In questo periodo storico è veramente complicato ipotizzare cosa accadrà da qui all’estate, tuttavia una manifestazione come la nostra ha l’obbligo di farsi trovare pronta a tutti gli scenari, per questo stiamo lavorando da molto tempo per capire come operare nella massima sicurezza e nel rispetto delle regole – spiega il presidente Pasqualino Sicignano – il nostro interesse è quello di tutelare i partecipanti e per questo lo scorso anno abbiamo deciso fin dalle prime avvisaglie del Covid di non organizzare la Pedagnalonga con la pandemia che stava iniziando a cambiarci la vita. Oggi, a distanza di tempo, possiamo e dobbiamo ragionare su come portare avanti una tradizione iniziata nel lontano 1973 e che mai prima d’ora era stata interrotta: solo il Covid è riuscito nell’intento di bloccare l’evento più partecipato del nostro territorio e noi, vista la situazione, abbiamo dirottato le risorse previste sulla solidarietà devolvendo sussidi alle famiglie in difficoltà nella nostra comunità».
La Pedagnalonga, in quasi 50 anni di storia, ha saputo costantemente rinnovarsi per restare al passo con i tempi: un incremento di professionalità e competenze importante che hanno permesso all’appuntamento di coinvolgere complessivamente oltre 6.000 partecipanti e portando un beneficio importante al territorio in termini di turismo fuori stagione, turismo sportivo e gastronomico.
«Nell’attesa che si possa comprendere come portare avanti gli eventi sportivi possiamo ipotizzare due scenari a settembre, quello più positivo possibile ci darebbe la possibilità di organizzare una corsa podistica da 21 km con una partenza intelligente e divisa per onde, con un numero di partenti massimo per ciascuno start, a questo si unirebbe la nostra storica passeggiata eno-gastronomica nelle campagne del Borgo sicuramente più limitata delle precedenti edizioni, facendo rispettare il distanziamento, ma comunque piuttosto simile almeno nella tipologia di percorso e comunque questo andrebbe valutato in base al contesto in cui dovremo muoverci a settembre – aggiunge il presidente – se le condizioni dovessero restare simili a quelle attuali si potrebbe optare per una corsa podistica a numero chiuso, organizzata a inviti e con partenze scaglionate con un numero molto limitato di persone, e proporre una modalità diversa per la passeggiata».