Una cittadina di Latina ha inviato una lettera al Sindaco Damiano Coletta per sottolineare quella che a suo avviso è una disparità di trattamento. Quanto scritto è stato inviato quando il Lazio era in zona arancione, ma la cittadina che ha girato la segnalazione anche alla redazione del Caffè sostiene di continuare a vedere la stessa situazione anche da quando la regione è diventata zona gialla. Si ricorda che, secondo quanto previsto dalla regole del Dpcm in vigore, sono consentite le attività sportive all’aperto solo in forma individuale. Di seguito la lettera inviata.
Egregio Sig. Sindaco,
in un difficile periodo storico come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia da Coronavirus, ove si fa giustamente appello alla responsabilità individuale, per la nostra salvaguardia e quella altrui, non posso accettare che si permetta giornalmente ai ragazzi di riunirsi e assembrarsi nei campetti di calcio appartenenti alla Parrocchia San Luca, nel Quartiere Nascosa, mentre le nostre libertà personali sono state fortemente limitate, i ristoranti e tante altre attività commerciali penalizzati, i centri sportivi e le associazioni calcistiche chiusi o vincolati da norme previste dai DPCM e le scuole chiuse o riaperte a singhiozzo. Non posso accettare da cittadina rispettosa delle regole che la “legge” non sia realmente uguale per tutti. Allego qui delle foto esplicative scattate il giorno 10/01/2021 e il 24/01/2021, augurandomi che le norme e le limitazioni a cui dobbiamo sottostare tutti, vengano fatte rispettare anche dai parroci o da chiunque abbia in gestione queste aree ludiche.
Distinti saluti
(lettera firmata)