Sabaudia città di calciatori, politi e attori ma anche (che fu) di artisti e poeti, scrittori. Paesaggi da sogno, tramonti mozzafiato e scorci suggestivi alle pendici del Circeo. Meta decantata da Pasolini e Moravia, quest’ultimo legato alle spiagge dorate della città delle dune tanto da trascorrere le sue estati proprio all’ombra del Circeo. Dopo oltre trent’anni dalla sua scomparsa, il percorso che lo scrittore usava per arrivare in spiaggia è ancora il suo: per tutti è il sentiero “Da Moravia”. Una striscia di sabbia nascosta tra la vegetazione, incastonata tra le super ville che insistono sul lungomare di Sabaudia e che, proprio per questo, costituisce uno dei (troppi) pochi passaggi che consentono di raggiungere l’arenile. Oggi il sentiero risulta chiuso. L’associazione culturale Il Fortino di San Felice Circeo che tra i soci onorari annoverava proprio Alberto Moravia, già a gennaio aveva presentato un esposto dopo la segnalazione chiusura del cancello in ferro sulla strada lungomare. Inoltre l’associazione aveva inviato una lettera al sindaco di Sabaudia perché si vigilasse affinché il passaggio non venisse “fagocitato” dalle proprietà private. Qualche settimana dopo un gruppo di cittadini ha anche lanciato una petizione rivolta al sindaco Gervasi ed al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti per la riapertura del passaggio, «petizione sostenuta dall’associazione Il Fortino ma della quale non siamo promotori», spiega il presidente Giulio Schisani. «È interessante vedere la mobilitazione che c’è intorno all’argomento. I motivi della petizione sono stati anche condivisi nel principio dal sindaco di Sabaudia Giada Gervasi, pensieri che però non si sposano con altre dichiarazioni rilasciate sull’intendimento di adoperarsi per riaprire il sentiero. Abbiamo appreso infatti che il sindaco, a suo dire, sarebbe impossibilitato ad intervenire per un vizio di competenze mentre noi riteniamo che un atto di indirizzo politico, agendo in autotutela possessoria o anche per pubblica utilità, fosse più che legittimo. L’assenza di una presa di posizione netta da parte del primo cittadino ci lascia perplessi», spiega Schisani. «L’aspetto che però vogliamo mettere in evidenza non è tanto da ricondurre all’abusivismo o sulla natura della proprietà del sentiero, nessuno vuole togliere i diritti ai proprietari, ma riportare l’argomento unitamente alla fruizione del sentiero per accedere al mare. Per le prossime settimane, con l’avvicinarsi alla stagione estiva, se il sentiero sarà ancora chiuso, abbiamo intenzione di reiterare le azioni attraverso richiesta di accesso agli atti e andando a interessare anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Inoltre, considerando la storia del sito e per certi versi anche la posizione strategica, attraverso il nostro legale, stiamo valutando se, in qualità di gruppo di cittadini e quindi non come associazione Il Fortino, esistano i presupposti per agire in autotutela possessoria o tramite un istituto similare. E ancora riteniamo che, qualora il sindaco confermasse l’impedimento di competenza, ci sia la possibilità di appellarsi all’articolo 13 del regolamento regionale in materia di gestione delle spiagge libere emanato nel 2016 che stabilisce in 300 metri la distanza massima tra le vie di accesso libero all’arenile. Anche in virtù di questo riteniamo di essere legittimati a volere la riapertura dello storico sentiero di accesso al mare Da Moravia».
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