DOVE SI SOMMINISTRA IL VACCINO JOHNSON & JOHNSON A ROMA E PROVINCIA
Il vaccino monodose di Johnson & Johnson, approvato dall’Ema per la somministrazione e raccomandato per chi ha più di 60 anni, potrà imprimere una decisa accelerata alla campagna vaccinale anti coronavirus del Lazio. Jansenn viene somministrato in due dei nuovi centri vaccinali aperti nell’area metropolitana di Roma: Vela di Calatrava – Policlinico di Tor Vergata e Valmontone Outlet.
In provincia, inoltre, il vaccino Johnson & Johnson si somministra Velletri, presso il centro vaccinale Madonna delle Grazie. Infinte, tutte le farmacie del Lazio vaccinano con il monodose Jansenn.
QUALE VACCINO NELLE NUOVE SEDI DEL LAZIO
Nei cinque nuovi centri vaccinali aperti nel Lazio si somministrano i vaccini anti Covid Pfizer e Johnson & Johnson. Ecco l’elenco:
- Hub Porta di Roma (centro commerciale “Porta di Roma”, piano 1 galleria): Pfizer BioNTech – Comirnaty
- Vela di Calatrava PTV (viale dell’Archiginnasio, snc): Jansenn
- Cinecittà Studios (via Lamaro 12): Pfizer BioNTech – Comirnaty
- Punto Vaccinale Majorana (via Quirino Majorana, snc): Pfizer BioNTech – Comirnaty
- Valmontone Outlet (via della Pace, snc): Jansenn
VACCINO JOHNSON & JOHNSON: CARATTERISTICHE ED EFFICACIA
L’Aifa, Agenzia Italiana del Farmaco, ha pubblicato sul proprio sito la scheda informativa di tutti i vaccini anti Covid approvati in Italia, tra i quali c’è anche Johnson & Johnson con il suo Jansenn. Si tratta di un vaccino a vettore virale (come Astrazeneca) ed è monodose: è richiesta quindi una sola somministrazione.
Per quanto riguarda la durata della protezione dal coronavirus con Jansenn, questa non è al momento nota “in quanto è ancora in fase di determinazione dagli studi clinici in corso”, si legge in un documento ufficiale dell’Aifa su Johnson & Johnson. Se ne deduce che non è esclusa la necessità di un richiamo.
Sull’efficacia del vaccino Jansenn, l’Aifa spiega che la copertura vaccinale inizia circa 14 giorni dopo la somministrazione. Tra gli effetti collaterali “molto comuni” e “comuni”, infine, si riferiscono cefalea, nausea, mialgia, stanchezza, dolore nella sede dell’iniezione, tosse, artralgia, piressia, brividi, eritemi e tumefazione nella sede dell’iniezione.