Sono intervenuti la Direttrice Generale Dott.ssa Silvia Cavalli, il Presidente dell’Ance Pierantonio Palluzzi, il Presidente dell’Ordine degli Architetti di Latina Massimo Rosolini, e il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Latina Giovanni Andrea Pol. Il Direttore Generale Asl Latina dott.ssa Silvia Cavalli ha presentato, nelle sue linee generali, questo importante progetto, improntato su un reale “ripensamento dei luoghi di cura” per il forte carattere di innovatività connesso al basso impatto ambientale e all’utilizzo di fonti energetiche quali la trigenerazione, la geotermia e il fotovoltaico.
«Il verde e luce – si legge nella nota inviata alla stampa – sono gli elementi guida che hanno ispirato il disegno architettonico, con ambienti aperti a misura di paziente, secondo un concetto “olistico” delle cure e una tecnologia votata alla sostenibilità e flessibilità. La struttura ha, infatti, un impianto modulare che permette alle diverse componenti una autonomia e una possibile riconversione funzionale, in una ottica di ospedale moderno e duttile, caratteristica molto importante anche in caso di situazioni epidemiche. Il Presidente dell’Ance Pierantonio Palluzzi, il Presidente dell’Ordine degli Architetti di Latina Massimo Rosolini, e il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Latina Giovanni Andrea Pol, hanno mostrato il dettaglio tecnico della progettualità che avrà un prevalente sviluppo orizzontale, anche in ragione dei vincoli connessi alla vicinanza con l’aeroporto, e potrà ospitare circa 700 posti letto. Un piano interrato destinato al parcheggio e dotato di tunnel di accesso dal pronto soccorso verso la elisuperficie è stato già predisposto per ospitare, in caso di particolari eventi o condizioni di assoluta gravità, ulteriori 200 posti letto. Rispetto al finanziamento iniziale, stanziato dalla Regione Lazio, il progetto oggi vede destinata la somma di 300 milioni di euro per la sua realizzazione, di cui 53 milioni di euro sono già disponibili come linea di finanziamento specifica per la riqualificazione energetica, oggetto di rendicontazione separata. Eventuali ampliamenti della struttura sono già stati previsti nella progettazione presentata, in modo da garantire uno sviluppo ergonomico di tutto il complesso. La struttura verrà realizzata nella zona di Borgo Piave, su un’area di proprietà della Regione, consentendo una riqualificazione dell’area anche grazie alla realizzazione di una rete viaria che permetterà il collegamento con la statale Pontina e con i Comuni limitrofi».