Istituire due nuove aree protette a Pomezia. È il progetto che ha in mente l’amministrazione comunale del sindaco Adriano Zuccalà e che riguarda, in particolare i geositi della ex cava Tacconi – peraltro interessata, su un’altra parte della superficie, da una lottizzazione immobiliare che ha ricevuto l’avallo del consiglio comunale – e dei laghetti di Pratica di Mare, oltre alle dune del Pigneto a Campo Ascolano e i bacini di Campo Selva.
Il Consiglio comunale di Pomezia ha approvato ieri la richiesta da inviare alla Regione Lazio per far sì che queste aree di interesse naturalistico e geologico diventino “monumenti naturali”.
A POMEZIA DUE NUOVE AREE PROTETTE: RICHIESTA ALLA REGIONE
«Richiedere l’istituzione di queste due nuove aree protette – spiega l’assessore all’Ambiente, Giovanni Mattias – ci consente di completare un sistema di tutela organico e dare una rappresentatività degli ecosistemi presenti nel nostro territorio, garantendo serbatoi di cenosi animali e vegetali per la maggior parte della biodiversità locale. Ricordiamo che sul nostro territorio è presente una sola area protetta, la Riserva Naturale Regionale Sughereta di Pomezia, che tutela un bosco a predominanza di sughere tra i più meridionali dell’intero Lazio».
«Oggi inizia un percorso importante per Pomezia, che porterà ad avere quasi il 10% del territorio protetto da parchi naturali – aggiunge il sindaco – Un riconoscimento per le due future aree protette, quali monumenti naturali a tutela e valorizzazione della biodiversità costiera e della geodiversità di Pomezia e del Lazio centro-meridionale. La nostra attenzione per il territorio è sempre massima – conclude in sindaco –”‹ per questo puntiamo ad uno sviluppo integrato e sostenibile della città, affiancato alla tutela e alla valorizzazione di nuove aree protette».
